Elodie, la nuova musa di Martone

26 Giugno 2024 | Di Ignazio Senatore
Elodie, la nuova musa di Martone
Senatore giornalista
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Elodie è la nuova musa di Mario Martone, con Valeria Golino e Matilda De Angelis. Insieme le tre artiste saranno protagoniste di «Fuori», il nuovo film del regista napoletano, le cui riprese sono appena cominciate a Roma e si presume durino complessivamente un paio di mesi. Se da un lato, dunque, il talentuoso cineasta s’affida all’esperienza di una veterana come Valeria Golino, attrice che ha collezionato, nella sua lunga e prestigiosa carriera, un vagone di premi e riconoscimenti nazionali e internazionali, protagonista del film nei panni di Goliarda Sapienza, colpisce la scelta di Elodie.

In verità  la cantante, altra artista iconica, amatissima dai giovani, era già apparsa sul grande schermo con successo nell’apprezzatissimo film «Ti mangio il cuore» di Pippo Mezzapesa, grazie anche ai forti lineamenti passionali e mediterranei. Qui vestiva i panni di una dark lady che, in ragione della sua intensa bellezza, creava lo scompiglio in due famiglie rivali del Gargano. Una bellezza che spesso ha tirato la star al centro di  polemiche per i suoi videoclip seduttivi e ammiccanti in cui fa bella mostra del suo (bel) corpo. Polemiche sempre rintuzzate dalla star che risponde sempre che si piace, il corpo è suo e quindi vuol mostrarlo come e quando vuole.

A completare il terzetto di protagoniste Matilda De Angelis, anche lei cantattrice, come Elodie, con all’attivo alcuni album, e interprete di serie tv e film accolti favorevolmente da critica e pubblico. Anche a Hollywood.

Il film, declinato al femminile, è tratto da un soggetto di Ippolita di Majo, compagna di vita del regista partenopeo e co-sceneggiatrice dei suoi ultimi film. Narra di una scrittrice, che finisce in carcere per un gesto improvviso, sfuggito al suo controllo emotivo. In prigione incontra alcune giovani detenute. Tra loro nasce un’amicizia salda e sincera e le recluse si scambiano segreti e confessioni, sogni e delusioni. Ritornate in libertà, la scrittrice riallaccia in estate la frequentazione con le detenute che, come lei, hanno scontato il periodo di pena. Sarà la volta di una relazione profonda e importante per la sua vita, un legame autentico che in pochi riusciranno a comprendere.

La vicenda prende spunto dalla storia vera di Goliarda Sapienza, una donna eclettica, dai larghi orizzonti. Dopo aver mosso, infatti, i primi passi come attrice, diretta da registi del calibro di Alessandro Blasetti, Mario Camerini, Luchino Visconti e Citto Maselli, abbandonate le scene, come scrittrice, fu autrice del romanzo di successo «L’arte della gioia», pubblicato postumo, dopo la sua morte nel 1996. Da cui è tratto l’omonimo film della stessa Valeria Golino (in versione regista), ora nelle sale, che sarà diviso in sei puntate per la tv.

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno – 26.6.2024

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