Emanuele Palamara con il corto “Chi spara per primo” vince il Nastro d’argento come migliore commedia

Senatore giornalista

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Continua a raccogliere prestigiosi riconoscimenti “Chi spara per primo”, diretto dal napoletano Emanuele Palamara.

Il cortometraggio si è aggiudicato, infatti, il Premio dei Nastri d’Argento 2024 per la Miglior Commedia,

Un corto atipico, che diventerà un film, già premiato a “Cortinametraggio”, “Ischia Film Festival” e “Napoli Film Festival”. Due malavitosi, i fratelli Ballerini (Simone Borrelli e Andrea Mautone), si presentano, in una fattoria alla periferia di Napoli e chiedono di Aurelio.

Ad accoglierli una donna (Autilia Ranieri), dal piglio deciso che, avendo intuito che i due sconosciuti, dietro la facciata di duri, sono due ingenui, per rabbonirli, offre loro il caffè.

Nell’attesa, la figlia di Aurelio (Denise Capezza), allevatrice di cavalli, invita uno dei due fratelli a cavalcare un puledro, e la madre chiede all’altro di aiutarla a spostare un vecchio mobiletto in disuso.

La moglie di Aurelio, prendendoli alla sprovvista, imbraccia poi un fucile e spara alle gambe dei due fratelli, costringendoli a confessare le loro reali intenzioni. I due svelano che hanno il compito di portare la testa di Aurelio a un boss e che, in cambio, riceveranno una grossa somma di denaro.

Un finale elettrico chiude la vicenda. Una commedia amara, che sposa, in maniera originale, gli stilemi del western, sorretto da interpreti in stato di grazia, che mette in risalto le indubbie qualità visionarie di Palamara.

Il regista napoletano, coadiuvato in sede di sceneggiatura da Valerio Vestoso, e Antonio Firmani, già assistente alla regia di Matteo Garrone in “Reality”, di Sydney Sibilia in “Smetto quando voglio” e di Stefano Sollima per “Gomorra – La Serie”, ha già alle spalle diversi cortometraggi.

Su tutti “Uomo in mare” con Marco D’Amore e Fabio Balsamo (Premio Speciale Corto D’Argento ai Nastri D’Argento 2017). Palamara ha anche diretto l’episodio “L’isola di Cioccolato” del film “San Valentino Stories” interamente girato nel carcere di Nisida.

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno – 7.5.2024