Emanuelle nera 2 di Adalberto Albertini – 1976 – Durata 91′

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Emanuelle Richman (Shulasmith Lasri) perde la memoria ed è ricoverata in America in una clinica per malattie mentali dove è presa in cura da Percy Gardener (Angelo Infanti), uno psichiatra che, nel corso dei colloqui scopre che Emanuelle era stata violentata qualche anno prima da una banda di motociclisti che le avevano ucciso il fratello, accorso in sua difesa.
Il film, un soft erotico, a basso costo, si apre con questa sibillina frase attribuita a Sigmund Freud (“Il malato che più mi preoccupa sono me stesso”) e mette in campo, al fianco di attricette che si spogliano senza problemi, uno psichiatra che non cede alle lusinghe erotiche di Emanuelle e che, dopo un affannoso lavoro, riesce a scardinare le sue difese ed a liberarla dai suoi incubi.

Per i rimandi filmografici, le schede film ed un esaustivo approfondimento sul tema si rimanda ai volumi “Cinema Mente e Corpo” e “Cinema (italiano) e psichiatria” di Ignazio Senatore – Zephyro Edizioni