Craigh Schwartz (John Cusack) è un burattinaio squattrinato sposato con Lotte (Cameron Diaz), una donna che ha una smodata passione per gli animali. Craigh risponde all’annuncio di un quotidiano e viene assunto alla Lester Corporation dove conosce Maxine Lund (Catherine Keener), un’affascinate impiegata. Un giorno, per caso, Craigh scopre dietro un armadietto del suo ufficio, un lungo tunnel che, magicamente, porta nella mente di John Malkovich e gli permette di vedere quello che l’attore sta osservando. In uno stato di forte agitazione comunica a Maxine la sua strabiliante scoperta e la donna, scaltra e con un grande senso degli affari, gli propone di offrire al pubblico questa singolare possibilità al prezzo di duecento dollari. I due iniziano a fare ottimi affari e Maxine, interessata sempre più a John Malkovich, intreccia una storia con lui. Lotte, incuriosita, decide di provare anche lei quella strana avventura e ne rimane sconvolta.
In un tourbillon di eventi John Malkovich scopre la tresca e cerca di bloccare l’insolito commercio ma Craigh prende possesso della sua mente, abbandona Lotte e dopo aver trasformato l’attore in un famoso burattinaio sposa Maxine. Sul finale si scopre che lo strano dottor Lester (Orson Bean) aveva reso possibile il passaggio nella mente di John Malkovich per prenderne poi possesso e continuare ad essere immortale.
Commedia ironica e demenziale che sfrutta un soggetto molto originale ma che poi si avviluppa troppo su se stessa, fino a diventare un giochino cervellotico che a lungo andare annoia lo spettatore.
Il regista Spike Jonze avrebbe potuto sfruttare al meglio l’idea base del film (il tunnel che porta direttamente nella mente di John Malkovich) e regalarci qualche dialogo più profondo ed elaborato ma si mantiene in superficie e la possibilità di guardare il mondo con gli occhi di un altro diventa solo una nuova frontiera per i voyeur più incalliti. Ma al di là di certe incertezze legate alla tessitura narrativa, il film si lascia gustare e regala delle inattese sorprese. Geniale l’idea di mostrare la sede della Lester Corporation con i soffitti così bassi che gli impiegati devono camminare, per tutta la durata del film, piegati a metà. Da cineteca la scena di John Malkovich che entra nel tunnel, allucina se stesso e scopre che il mondo è popolato da persone che hanno tutti la sua stessa faccia.
Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.