Fiore di cactus di Gene Saks – USA – 1969 – Durata 103’

Recensioni Film di Ignazio Senatore

0

Il dentista Julian Winston (Walter Matthau), scapolo quarantenne, ha una relazione con Toni Simmons (Goldie Hawn), una ragazza molto più giovane di lui e, per evitare che possa chiedergli di sposarla, le lascia credere di avere moglie e tre figli.

E’ il giorno dell’anniversario del loro primo incontro, ma Winston le dà buca. Per disperazione, lei tenta di uccidersi con il gas, ma è salvata da Igor (Rick Lenz), giovane vicino di casa e aspirante scrittore. Julian, commosso per il gesto disperato di Toni, le promette di sposarla, ma Toni, vuol esser certa che la moglie gli concederà il divorzio.

Messo alle strette, Julian chiede a Stefania Dickinson (Ingrid Bergman), la fidata infermiera, di recitare il ruolo della moglie e le chiede di incontrare Toni e dirle che è favorevole al divorzio.

Stefania, segretamente innamorata di Julian, si reca dalla promessa sposa e recita talmente bene il ruolo della moglie, al punto che Toni crede che lei sia ancora innamorata del marito. Julian, che intanto ha fatto credere a Toni che Stefania lo tradisce, chiede al fido Harvey ((Jack Weston) di recitare il ruolo dell’amante.

Nell’impersonare il ruolo della moglie, da gelida e ingessata, Stefania si trasforma in una donna sorridente e attraente. Nel prevedibile finale, Julian si innamora di leia e manda a monte la storia con Toni che si consola con Igor.

Commedia divertente che mette in campo un simpatico bugiardo (Julian), una donna che da cactus pungente si trasforma in una donna dolce e attraente (Stefania) e un’irresistibile svitata (Toni).

Il ritmo non cala mai di una tacca, le battute non mancano e i colpi di scena si susseguono a ripetizione. Da segnalare con questo film il ritorno di Ingrid Bergman a Hollywood, in un ruolo leggero, dopo l’esperienza europea.

Dalla piece teatrale scritta di Pierre Barillet, Abe Burrows e Jean-Pierre Grédy, interpretata da Lauren Bacall e Barry Nelson. Oscar e David di Donatello a Goldie Hawn come miglior attrice. Musiche di Quincey Jones.