Florida (Floride) di Philippe Le Guay – Francia – 2015 – Durata 110’

2 Febbraio 2024 | Di Ignazio Senatore

Claude Lherminier (Jean Rochefort), ex proprietario di un’importante fabbrica di Annecy, è un vecchietto simpatico e arzillo, minato però da un’incipiente demenza senile che gli procura inevitabili buchi cognitivi e falle nella memoria e lo spinge a mettere in atto frequentemente dei comportamenti incongrui e bizzarri.

A prendersi cura di lui la paziente e affettuosa Carole (Sandrine Kiberlain), la maggiore delle figlie, che lo ha sostituito a capo dell’azienda.

Dopo gli apprezzabili Le donne del 6° piano e Molière in bicicletta, Philippe Le Guay impagina una commedia che ha il pregio di non scivolare mai nel dramma e che, invece, con humour ed eleganza, affronta il tema della perdita della memoria.

Protagonista è Claude, un uomo tenero e brillante, colto (cita spesso Shakespeare) che, come ogni vecchietto, nutre qualche infantile ostinazione (beve, infatti, i succhi d’arancia solo se prodotti in Florida e odia la crema di riso) e, di tanto in tanto, con battutine osè o inanellando rifiuti e capricci a catena, dà del filo da torcere alle badanti che si susseguono di volta in volta.

Restìo, come tutti gli anziani, ad accettare la propria condizione di senilità, tormenta l’affettuosa Carole che, pur prendendosi amorevolmente cura di lui, è oggetto delle sue feroci accuse.

Vecchio gentiluomo ed ex famoso chitarrista, continua ad odiare un vecchio amico che, furbescamente, lo aveva raggirato un tempo, comprando dei suoi terreni, per ricavarne poi una fortuna.

Sfiorando il più classico humour nero, alla notizia della dipartita dell’odiato nemico, che verrà seppellito nel cimitero dove un giorno lui stesso finirà, prova a corrompere degli uomini, proponendo loro di dissotterrare il cadavere del truffatore.

Per evitare di finire in una casa di cura, con un colpo a sorpresa, prenderà l’aereo e volerà negli States per riabbracciare la figlia Alice che non vede da anni, ignaro che era morta in un incidente stradale a Miami.

Un finale, un po’ triste e melanconico chiude la vicenda. Le Guay fa ricorso di tanto in tanto a dei flashback che rimandano all’infanzia di Claude ma la vera forza del film è nella recitazione superlativa di un monumentale Rochefort.

Tratto dalla commedia teatrale Le père di Florian Zeller.

Per un approfondimento sul tema con schede film e commento critiche si rimanda alla lettura di “Cinema mon amour I 100 film francesi da amare” di Ignazio Senatore – Classi Editore – 2024

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