“Fortuna”, film d’esordio di Nicolangelo Gelormini

26 Maggio 2021 | Di Ignazio Senatore
“Fortuna”, film d’esordio di Nicolangelo Gelormini
Senatore giornalista
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Il film “Fortuna”, per la regia di Nicolangelo Gelormini, ispirato alla tragica storia di Fortuna Loffredo, sarà domani nelle sale. Ed è già polemica. Cominciare dalla presentazione, giorni orsono, dalla denuncia ai carabinieri di Melito, Pietro Loffredo, il padre della piccola, che sottolinea di non aver mai autorizzato la realizzazione dell’opera. Già in fase di preparazione del film, i genitori di Fortuna presentarono, tramite il legale Angelo Pisani, una diffida al produttore con cui notificavano di non utilizzare il  nome della figlia. In risposta, la casa di produzione, la Dazzle Comunication, ha ribadito che il film, “pur ispirandosi ad un fatto di cronaca che ha sconvolto la pubblica opinione ed è stata seguita con grande attenzione dai media nazionali ed internazionali, è un’opera di fantasia e non ha alcuna pretesa di ricostruzione e o di interpretazione dei fatti o dei comportamenti dei singoli coinvolti nella vicenda.” Quello che è certo che la battaglia legale non finirà qui e che si trascinerà probabilmente nelle aule dei tribunali. Ma di cosa parla esattamente il film? Lo spunto è la vicenda che travolse la piccola Fortuna Loffredo, bambina che fu gettata dall’ottavo piano di un palazzo al Parco Verde di Caivano, nel 2014, vittima di uno stupro reiterato ed uccisa brutalmente da Raimondo Caputo, compagno di Marianna Fabozzi, madre di tre figlie.. Nel film Nancy (Cristina Magnotti), una bambina di sei anni, vive in un palazzone di periferia con la mamma (Valeria Golino) e il papà (Libero De Rienzo), A tutti dice di chiamarsi Fortuna, una principessa di un pianeta lontano chiamato Tabbis e che attende di ritornare nello spazio. Timida, chiusa e introversa, custodisce dentro di sé un terribile segreto che condivide con Anna (Denise Aisler) e Nicola (Leonardo Russo), gli amici del cuore. Dibattuta tra mantenere il silenzio e provare a ribellarsi all’orrore che sta vivendo, Fortuna non riesce a celare il proprio disagio. Nemmeno l’incontro con Gina (Pina Turco), una psicologa poco empatica e distratta, riuscirà a contenere la sua angoscia e, per tollerare l’indigeribile realtà, Fortuna sarà costretta a rifugiarsi sempre più nel mondo immaginario da lei creato. Un film coraggioso questo di Gelormini, all’esordio, che prova a narrare l’inarrabile e a raccontare fin dove possa arrivare la malvagità umana. “La via del racconto non si è fermata al volto della protagonista, ha dichiarato il regista, ma si è addentrata nei suoi occhi, nella sua testa, il suo corpo, il suo sentire. Immaginare che lo spettatore potesse provare gli stessi sentimenti di Fortuna è stata l’ambizione che ha guidato me e Massimiliano Virgilio nel leggere l’inferno imprigionato in questa storia. Non solo il tragico caso di una bambina di sei anni, scaraventata dall’ultimo piano del suo palazzo dopo ripetuti abusi, ma l’esegesi di un tradimento. Del desiderio di tutti i bambini di essere amati, tradito dagli adulti.” A completare il cast Giovanni Ludeno, Marcello Romolo, Anna Patierno, Luciano Saltarelli.

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno -26-5-2021

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