Chi di noi non ha sognato almeno una volta nella vita di diventare milionario? Non ci angustiamo se il nostro conto in banca non ha tanti zeri. A rincuorarci, infatti, ci pensa Andrew Renzi, all’esordio dietro la macchina da presa che narra di Franny (Richard Gere), milionario sessantenne, capelli e barba imbiancati, si sente responsabile per la perdita dei suoi due più cari amici, morti in un incidente d’auto. Solo, senza affetti, prova a tacitare i propri sensi di colpa cinque anni dopo, regalando una casa da sogno ad Olivia, la figlia degli amici scomparsi.
Non pago, dopo aver ripianato i debiti del marito di Olivia, lo mette a capo del suo ospedale. Tutta questa generosità (non a caso il titolo originale del film è The benefactor) non muta la dipendenza dalla morfina. Dopo aver raschiato il barile, risalirà la china? Il titanico Gere, ammicca, fa gli occhietti dolci, sprofonda negli inferi, ma da solo non basta ad evitare il naufragio di un film noioso, privo di slanci e poco credibile.
Recensione pubblicata su Segno Cinema N. 201 – Settembre – Ottobre 2016
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