Roy (Ben Foster) lavora per Stan (Beau Bridges), un piccolo, ma feroce boss e accetta di irrompere di notte in un appartamento.
Ma è una trappola e due scagnozzi di Stan vogliono eliminarlo. Dopo averli uccisi e rubato dei documenti preziosi, Roy scopre che, legata ad una sedia, c’è Rocky (Elle Fanning), una giovane prostituta.
Invece di ucciderla, la porta via con sé, e dopo aver fatto tappa ad Orange, dove lei ha preso con sé sua figlia, si dirigono a Galveston.
Ben crede di essere affetto da un tumore ai polmoni ed è certo di avere i giorni contati e per lasciare un bel gruzzoletto a Rocky, ricatta Stan…
Mélanie Laurent traspone sullo schermo l’omonimo romanzo di Nic Pizzolatto (che però per divergenze con la regista parigina compare tra gli sceneggiatori con lo pseudonimo di Jim Hammett) e dirige un film profondamente “a stelle e strisce”, sia per la perfetta ambientazione che per la perfetta adesione ad un certo tipo di linguaggio e alla costruzione dei personaggi.
Da un lato Roy, il classico “cattivo-buono”, dall’altro Stan, un boss spietato, e in mezzo Rocky, una giovane donna fragile e sbandata con un passato da dimenticare. Un road movie pulsante, poetico e disperato che riconcilia con il grande cinema.
Per un approfondimento sul tema con schede film e commento critiche si rimanda alla lettura di “Cinema mon amour I 100 film francesi da amare” di Ignazio Senatore – Classi Editore – 2024
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