Un felice ritorno al Giffoni Film Festival quello di Giovanna Mezzogiorno. L’attrice ieri si è raccontata davanti al pubblico di ragazzi che affollano gli incontri e le proiezioni, Per l’occasione ha presentato “Ti racconto il mio cinema”.
“Non è un libro autobiografico, ha dichiarato la Mezzogiorno, ma ho utilizzato le mie esperienze personali per portare il lettore dentro l’affascinante mondo del cinema“. Un volume nel quale l’attrice, diretta da registi del calibro di Wim Wenders, Peter Brook, Marco Bellocchio, Gianni Amelio, Daniele Luchetti, Sergio Rubini, Michele Placido, Cristina Comencini e Ferzan Özpetek, conduce per mano il lettore e illustra alcuni degli aspetti tecnici, come scrittura, sceneggiatura e montaggi, legati alla creazione di un film.
Ad arricchire il testo, i suoi ricordi e le emozioni vissute sul set e dietro le quinte. Figlia d’arte dell’indimenticato Vittorio, ha però il rimpianto di non aver mai potuto prendere insegnamenti diretti dal padre.
“Non mi ha mai vista in scena, non mi ha potuto insegnare niente sul campo, ma guardando i suoi film, e attraverso i ricordi che ho di lui, ho imparato tanto. Una cosa su tutte? il rigore maniacale”.
Spazio anche per la proiezione di “Unfitting”, corto da lei diretto nel quale, con un pizzico di melanconia, racconta come, dopo aver messo venti chili, sia stata, in qualche modo, bandita dal cinema.” (…)
Stralcio dell’articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno – 23-7-2024
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