Roslyn Taber (Marilyn Monroe) ha appena divorziato dal marito e con Isabella (Thelma Ritter) la sua amica fidata prova ad affogare il proprio dolore in un paio di whisky. Lei è alla ricerca di chi possa scaldarle il cuore ed offrirle un tetto dove ripararsi e quando s’imbatte in Guido (Eli Wallach) un meccanico di mezz’età accetta il suo invito di appoggiarsi qualche giorno nella sua casa ai confini della città. Gay Langland (Clark Gable) un anziano cow-boy, amico di Guido, s’innamora di lei e l’invita a vedere un rodeo dove si esibisce Perce (Montgomery Clift) un cow-boy inquieto e tenebroso che prova ad espugnare il suo cuore. Tutti insieme vanno a caccia di cavalli selvatici per venderli ad una fabbrica di carne in scatola ma, nel vederli presi al laccio e privati della loro libertà, Roslyn sbianca e convince Perce a liberarli. La tensione sale e Roslyn intuisce che deve fare una scelta e se ne va via con Gay.
Film maledetto passato alla storia del cinema non solo per la sua malinconica bellezza ma perché mostra le ultime interpretazioni di Clark Gable (che morì il giorno dopo la fine delle riprese) e di Marilyn Monroe. La pellicola mette in scena le storie disperate di quattro loser; Guido, un uomo solo che deve ancora elaborare il lutto per la scomparsa della moglie morta di parto; Gay, un cowboy vecchio stampo, rozzo e primitivo, abbandonato dalla moglie che l’ha tradito per un uomo più giovane di lui; Perce, una persona fragile ed instabile che, dopo la morte del padre si è visto sfilare dal patrigno la sua fattoria sotto il naso ed, infine Roslyn che, dopo aver divorziato, ad Isabella, confessa: “Il guaio è che mi ritrovo sempre dove ho cominciato. Non ho mai avuto nessuno per molto. Puoi dire di avere qualcuno se sparisce continuamente? Anche mia madre non c’era mai; se ne andava per tre mesi con un paziente. Sono lunghi per una bambina. Sento la mancanza di mia madre. E’ la cosa più stupida.” Ma a ben vedere (forse) i veri protagonisti della pellicola sono i maestosi spazi del Nevada ed i cavalli selvatici, simbolo di libertà. Marilyn è un incanto ma quando Gay resta solo con lei, non potrà fare a meno di sussurrarle:“Come mai sei così triste? Sei la donna più triste che abbia mai conosciuto.”. Da sceneggiatura scritta dal commediografo Arthur Miller, allora marito di Marilyn Monroe
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