Go Go Tales di Abel Ferrara – USA – 2007 – Durata: 100′ – V.M 14

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Manhattan. Nel locale di lap-dance di Ray Ruby (Willem Dafoe) le vere attrazioni sono Monroe (Asia Argento), Debbie (Stefania Rocca), Dolly (Shanyn Leigh) e altre pupe da sballo che però non ricevano regolarmente lo stipendio. Gran cerimoniere è il barone (Bob Hoskins), che cerca di calmare Lilian Murray (Sylvia Miles), la proprietaria dello stabile, che non riceve da mesi il pagamento dell’affitto. Ray Ruby, infatti, dilapida i guadagni giocando d’azzardo e ha come fido contabile il vecchio Roy Dotrice (Jay). Johnie (Matthew Modine), fratello e socio di Ruby, stufo di rimetterci del denaro, ha deciso di chiudere il locale a volare in Florida. Si intrecciano alcune storie; dottor Steven (Riccardo Scamarcio), studente in medicina, scopre che la moglie che gli paga l’università, si esibisce nel locale di Ray; (Debbie) riesce a sedurre un produttore e gli fa firmare il contratto per una sceneggiatura che ha appena finito di scrivere; Dolly scopre di essere incinta. Roy punta di rifarsi e, baciato dalla fortuna, vince la lotteria. Ma Jay non ricorda dove ha nascosto il biglietto milionario e Ruby si trova con le spalle al muro. Sul finale, lo ritrova e può ritirare i diciotto milioni della vincita.

Non era facile girare Go go tales, un film ambientato tutto in una notte e in un solo  ambiente (il locale di Ruby). Ferrara accetta la sfida e dirige una pellicola con alti e bassi; alcune storie sono intriganti, altre non lasciano il segno. Il film, infatti, pur avendo un suo fascino, risulta nel complesso verboso e alcuni personaggi, come Lilian e le ballerine, urlano e strillano ogni volta che entrano in campo per il ritardo nei pagamenti. Asia Argento è una vamp travolgente che ruba anche il cuore di Johnie. Un suo numero di lap-dance scatenò polemiche perché, mentre si esibisce, bacia il suo amato rottweiler. Nel cast Burt Young, Andy Luotto, Danny Quinn, Romina Power e Julia Mayarchuck. Girato negli studi di Cinecittà.