Gothika di Mathieu Kassowitz – USA – 2003

Chloe (Penelope Cruz), reclusa nel manicomio criminale di Woodward per aver ammazzato il patrigno che la molestava, è convinta di essere posseduta dal demonio.

L’ha in cura Miranda Grey (Halle Berry), giovane psichiatra, e moglie di Douglas (Charles S. Dutton), direttore della struttura.

Dopo il colloquio con Chloe, Miranda si dirige a casa, ma lungo il percorso s’imbatte in una ragazza bionda, nuda e infreddolita, in evidente stato di shock.

La dottoressa cerca di prestarle soccorso, ma quando le si avvicina, la ragazza prende, magicamente, fuoco.

Tre giorni dopo, Miranda, con il viso allucinato e lo sguardo fisso nel vuoto, è ricoverata in manicomio, accusata di aver massacrato a colpi d’ascia il marito.

Pete (Robert Downwy Jr), un collega segretamente innamorato di lei, la prende in cura.

Le prove contro la dottoressa sono così schiaccianti che il suo avvocato difensore vuole invocare per lei l’infermità mentale, ma la testarda forza di volontà di Miranda verrà premiata e un tatuaggio sarà la chiave di volta per smascherare chi si celava dietro al sanguinoso assassinio.

Come il ghost-thriller prescrive, il regista regala urla raccapriccianti, atmosfere cupe immerse nel buio, qualche scena gore, incubi terrificanti che assalgono la protagonista.

Folgoranti le prime battute tra Miranda e Chloe. La psichiatra è turbata dalle parole della paziente, ma le assicura che la sta ascoltando e Chloe, di rimando, a muso duro le risponde:

“Si, tu mi ascolti, ma non con il cuore, solo con il cervello. Non puoi fidarti di una persona che ti crede pazza!”.

Colonna sonora da brividi e una splendida fotografia basata su due colori prevalenti: il nero e l’azzurro. Pressione a mille quando si scopre che la dottoressa è ricoverata.