Guado

Senatore giornalista

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Cosa sarebbe l’Arte senza gli sperimentali ed innovativi contributi delle Avanguardie? A scuotere il panorama artistico napoletano ci prova il regista Egidio Carbone con Guado, un corto di circa venticinque minuti, girato completamente a Napoli. Partendo dalle teorie legate all’ingegneristica ed alle scienze delle costruzioni, Carbone prova a “rivoluzionare” l’approccio attoriale al testo, proponendo la costruzione metafisica “dell’attore costitutivo”. “E’ora di cominciare a capire, a prendere confidenza con le parole, invece il linguaggio vi fotte vi trapassa e voi non ve ne accorgete.”, afferma, proditoriamente, il regista. Teorie attoriali a parte, Guado vuole mostrare “Napoli come metafora della città moderna occidentale”. A far da sfondo alla storia di Adele, (Adele Rita Perna) è proprio Guado, un personaggio mascherato, inquietante e dai tratti mefistofelici, che dimora nella Napoli sotterranea. Un corto che lo stesso regista definisce “una trascendenza” e che si avvale di un cast assolutamente d’eccezione. Al fianco del regista, Adele Pandolfi, Antonella Cioli, Domenico Aria, Enzo Casertano, Rene’e Sylvie Lubamba, Rosario Verde, la partecipazione di  Anna Rita Del Piano, Ernesto Mahieux, Francesco Paolantoni, Patrizio Rispo, Salvatore Cantalupo, Julija Majarčhuck, Enzo Gragnaniello, Eugenio Bennato e James Senese che ha curato la colonna sonora del corto.  Guado verrà proiettato in anteprima assoluta al Metropolitan di Napoli, l’8 settembre, ore 20.30, ed al Royal Continental di Napoli, il 13 settembre, ore 20.30. Il 9 e 10 settembre, in mattinata, passeggiate guidate sui luoghi del film corto: dal Cimitero delle Fontanelle alla chiesa del Purgatorio ad Arco, dal Lungomare Caracciolo a via Toledo. L’11, il 12 e 13 settembre al Maschio Angioino si espongono, inoltre, installazioni che narrano le sperimentazioni che hanno consentito la realizzazione del film.

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno 7-9 – 2014