E’ la notte di San Silvestro e a Parigi piove a dirotto. L’ispettore Antoine Gallien (Lino Ventura), assistito da Marcel Belmont (Guy Marchand), sta interrogando al commissariato il notaio Jerome Martinaud (Michel Serrault), che ha telefonato alla polizia dopo aver ritrovato il corpo di una bambina violentata e poi assassinata.
Gallien è un poliziotto esperto, non ha preconcetti, e non è sicuro che Martinaud sia l’omicida.
Nel corso dell’interrogatorio rilegge le sue precedenti dichiarazioni e cerca di comprendere se nasconde qualcosa e se il suo alibi regge.
Martinaud è sicuro di sé e risponde con calma olimpica alle domande che gli vengono rivolte e spesso, seppur con garbo, mette con le spalle al muro l’ispettore che, con le sue domande gira a vuoto e non ha uno straccio di prova.
Alcune delle dichiarazioni di Martinaud però non quadrano e lui, per difendersi, inizia ad arricchire il racconto con altri particolari che rendono ancora più complessa la vicenda,
Spunta fuori, infatti, una prostituta con la quale avrebbe passato delle ore, accenna ad una passeggiata al faro e ad una visita a casa dalla sorella, che non vedeva da tempo.
Da testimone dei delitti, Martinaud diventa sospettato e, in stato di fermo, è accusato anche dell’assassinio di un’altra bambina, avvenuto la settimana precedente, il cui cadavere era stato ritrovato sulla spiaggia.
Gallien è richiamato, intanto, dal capo della polizia, che vuole essere informato sugli sviluppi della vicenda e, nella sua assenza, Belmont strapazza Martinaud con calci e pugni.
Chantal (Romy Schneider), la moglie di Martinaud, si reca, intanto, al commissariato e, nel corso del colloquio con Gallien, gli fornisce degli interessanti particolari che sembrano inchiodare definitivamente il marito…
Miller impagina un polar claustrofobico d’alta classe, girato tutto all’interno del commissariato.
Con una narrazione che tiene incollato lo spettatore alla poltrona fino alla ultima inaspettata e spiazzante scena, il regista parigino narra in una notte la grigia e vuota esistenza di un notaio, colto, ricco ed elegante, che non dorme da anni nello stesso letto con la moglie, ma in camere separate.
Il gelo è sceso tra loro dopo che una notte di Natale, lei lo ha sorpreso mentre faceva gli occhi dolci alla piccola Camille, una bambina figlia di amici.
Da quel giorno un muro si era alzato tra loro e Chantal non solo non lo aveva più perdonato, ma aveva serbato nei suoi confronti odio e rancore.
Dal canto suo Martinaud, abbandonata ogni speranza di poter riconquistare la moglie, trascinava una vita piatta e anonima, senza grossi slanci.
L’interrogatorio al commissariato è un trattato di psicologia e Miller evita di mettere in scena il solito poliziotto violento, cialtrone e dai modi grossolani e ci mostra Gallien, un uomo maturo, molto professionale e dotato di una profonda e sincera umanità.
Serrault e Ventura giganteggiano ma, ad illuminare la scena, è l’entrata in campo di Romy Schneider.
Tratto dal romanzo Brainwash di John Wainright, pubblicato in Italia con il titolo Stato di fermo (da qui il titolo in italiano del film), conta anche il remake Under suspicion, diretto nel 2000 da Stephen Hopkins con Morgan Freeman, Gene Hackman e Monica Bellucci.
Per un approfondimento sul tema con schede film e commento critiche si rimanda alla lettura di “Cinema mon amour I 100 film francesi da amare” di Ignazio Senatore – Classi Editore – 2024
Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.