Hammett: indagine a Chinatown di Wim Wenders – USA – 1983 – Durata 97’

10 Aprile 2024 | Di Ignazio Senatore
Hammett: indagine a Chinatown di Wim Wenders – USA – 1983 – Durata 97’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Anno 1928. San Francisco. Dashiell Hammett (Frederic Forrest), investigatore privato, sbarca il lunario, scrivendo romanzi gialli. Un giorno riceve la visita di Jimmy Ryan (Peter Boyle), un ex-collega che ha lavorato con lui all’agenzia Pinkerton, che gli chiede di aiutarlo a cercare Crystal Ling (Lydia Lei), una giovane cinese, misteriosamente scomparsa.

Ryan fa un salto nel malfamato quartiere di Chinatown e scompare nel nulla. Hammet cerca di incollare i cocci e tra fumerie d’oppio, prostitute e criminali senza scrupoli, s’imbatte in Gary Salt (Jack Nance), un sedicente scrittore, e in un paio di poliziotti corrotti che gli danno del filo da torcere.

Dopo alcuni rocamboleschi colpi di scena, Hammet libera Ryan, sequestrato da Fong (Michael Chow), potente malavitoso di Chinatown, e scopre che Crystal Ling è morta. La matassa è sempre più intricata e i cadaveri iniziano a diventare troppi …

Wenders (Alice nelle città, Falso movimento, Paris Texas, Il cielo sopra Berlino, Lisbon story, The million dollar hotel…) compone un film che ha il suo punto di forza nella calda, elegante e accurata ambientazione della San Francisco degli anni Venti.

Frederic Forrest è perfetto nei panni dello scrittore Samuel Dashiell Hammet, ex detective dell’agenzia Pinkerton ed inventore del genere letterario “Hard boiled school”, al quale si ispirarono Chandler, Cain e altri impareggiabili scrittori.

Wenders mostra Hammet come un impavido detective, noncurante dei rischi e dei pericoli che le indagini potrebbero procurargli e lascia che, inoltratosi nel formicaio di Chinatown, sia pestato a sangue dagli scagnozzi di Fong, sfugga ad un paio di inseguimenti ad opera di poliziotti corrotti e sia  pedinato da  uno strano tipetto che gli si è appiccicato alle caviglie.

Sul finale, scoperta una serie di ricatti che vedeva coinvolti signori ricchi e panciuti, Hammet smaschera chi muoveva i misteriosi fili del crimine. Il regista spezza la narrazione, mostrando lo scrittore-detective che batte i tasti della  macchina da scrivere e lascia intendere che l’oggetto del romanzo che sta scrivendo sia proprio, come recita il titolo nella versione italiana, la sua indagine a Chinatown.

Il film, ha una struttura circolare e come un loop, si chiude con la stessa ambientazione con la quale si è aperta e questo ulteriore scelta dona un ulteriore magia ad un film praticamente perfetto.

Prodotto da Francis Ford Coppola.

Curiosità: il grande regista Samuel Fuller compare in un piccolo cameo. 

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