Emily (Iran Eory), giovane discendente dei Blackford, nobile famiglia scozzese, sta per compiere ventun anni e in compagnia di John, il fidanzato, e di Alice, una cara amica del collegio, decide di far visita al fratello Roderick. Giunta al castello, incontra Eleonor (Helga Linè) un’enigmatica governante e Atwell, un medico seguace di Mesmer ed esperto in ipnotismo e magnetismo. Una creatura mostruosa si aggira per i labirintici meandri del castello: è il vecchio lord Blackford, orribilmente sfigurato a seguito di un incendio scoppiato tempo prima nella vecchia abbazia. Emily è colta da improvvisi svenimenti, da incubi terrificanti e vaga per i sotterranei del castello come un’ombra, in una sorta di trance ipnotica. Tutti sospettano del medico e della perfida governante ma, nel prevedibile finale, si scopre che dietro le mentite spoglie del vecchio Blackford si cela Roderick, ossessionato da una vecchia profezia che annunciava che il suo casato si sarebbe estinto se l’ultima discendente femminile avesse compiuto i ventun anni. Ma il piano di far impazzire la sorella fallisce miseramente e Roderick è freddato dal dottore con un colpo di pistola.
Gotico d’annata di grande suggestione che regala allo spettatore scene di grande impatto emotivo, come quella della orrenda apparizione di Roderick con in volto una maschera per fingere di essere il vecchio Blackford. Interessante la figura del giovane medico, pioniere della psicoanalisi, che studia Mesmer e cerca di tenere a bada, per quanto può, la follia del protagonista. Alberto De Martino si firma Martin Herbert.
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