Il bagno turco – Haman di Ferzan Özpetek – Italia, Turchia, Spagna – 1997 – Durata 94′

10 Settembre 2023 | Di Ignazio Senatore

Roma. Il matrimonio tra Francesco (Alberto Molinari), un architetto, e Marta (Francesca D’Aloja), è agli sgoccioli e neanche l’attività di ristrutturazione di interni, che gestiscono con il loro socio Paolo, riesce a cementare la loro unione.

Un giorno l’ambasciata turca comunica a Francesco che l’eccentrica zia Anita, che negli anni 50 si era trasferita ad Istanbul, alla sua morte, gli ha lasciato in eredità un immobile.

Parte per Istanbul ed è accolto affettuosamente da Osman (Halil Ergun), custode del bagno, dalla moglie Perran (Serif Sezer), dalla figlia Fusun (Basak Köklükaya) e dal figlio Mehmet (Mehmet Günsür). Francesco scopre che ha ereditato un bagno turco, un hamam, ormai in disuso, fatiscente e divorato dall’incuria del tempo.

Intenzionato a venderlo e a ritornare di corsa a Roma, scopre che l’acquirente è una scaltra speculatrice immobiliare che vuole anche mandare via gli altri abitanti della zona per costruire un complesso residenziale in quell’area del centro storico.

Francesco decide allora di non vendere l’antico e suggestivo hamam, ricco di atmosfere e di storia, e con l’aiuto di Osman e dei suoi familiari, inizia a restaurarlo.

Non vedendolo tornare Marta vola a Istanbul per troncare la relazione con lui e confessargli che ha una relazione da due anni con Paolo e scopre che il marito si è invaghito di Mahmet. Decide allora di tornare in Italia ma….

Ozpetek, dopo aver mosso i primi passi come aiuto regista di Massimo Troisi, Marco Risi, Francesco Nuti e Sergio Citti, all’esordio dietro la mdp, dirige un film carico di atmosfere che ruota intorno ad un hamam, un luogo quasi magico e mistico, che permette al protagonista di esplorare se stesso, di metterlo in contatto con i suoi bisogni reali, fino a fargli scoprire una sessualità fino a allora repressa.

A aiutarlo in questo percorso di conoscenza, anche i ricordi e le lettere della zia Anita, che gli svela con i suoi commenti un mondo a lui sconosciuto, ma affascinante e carico di mistero.

Nel drammatico faccia a faccia che Francesco avrà con l’algida e legnosa moglie, confesserà che, grazie alla gentilezza e all’affetto di Osman e della sua famiglia, ha riscoperto nuovamente il calore umano e che si sente finalmente libero dagli affanni e dalla frenesia della vita quotidiana.

Nel corso del suo percorso di conoscenza e di purificazione, Francesco, affascinato da una cultura e da valori che sente come propria, ritroverà finalmente se stesso. Avvolgente una colonna sonora firmata da Pivio e Aldo De Scalzi. Nastro d’argento a Marco Risi e Maurizio Tedesco per la migliore produzione.

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