Il collezionista (The collector) di William Wyler – USA – 1965 – Durata 117’ – V.M 14

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Freddie Clegg (Terence Stamp) giovane timido ed introverso ama segretamente  Miranda Gray (Samantha Eggar) ma lei non lo degna neanche di uno sguardo. Con la favolosa somma vinta alla lotteria, Freddie compra una villa isolata in mezzo al bosco e la rapisce, convinto che nel tempo, vivendo sotto lo stesso tetto, lei s’innamori di lui.  Miranda si ribella al suo carceriere, prova a convincerlo a liberarla ed, infine, finge di essere cotta di lui. Dopo aver tentato l’ennesima fuga, inaspettatamente, muore; Freddie, si lecca per un po’ le ferite e da la caccia alla nuova ragazza da collezionare.

Il film ha un impianto squisitamente teatrale e per rendere ancora più claustrofobica l’ambientazione è girato completamente nella villa-prigione di Freddie.  La vicenda, gelida e controllata, ruota intorno alla figura del giovane protagonista, una personalità disturbata che cataloga, con certosina precisione le farfalle che colleziona al pari delle ragazze che sequestra. Tenero e gentile, regala alla sua preda un bel vestito, dei colori per disegnare, le prepara delle squisite cenette  e continua ad osservarla ed a studiarla, certo che prima o poi, cadrà tra le sue braccia. Dotato di una sessualità immatura, Freddie non ha la stoffa del seduttore, non la stuzzica, non la molesta e quando è travolto per un attimo, dalla passione dei sensi, si blocca immediatamente ed umilmente, le chiede scusa. Il regista cita Il giovane Holden, Pablo Picasso e descrive Miranda come una ragazza passiva e remissiva che intellettualizza troppo il rapporto con il suo carceriere, finendo per giustificarlo e diventandone, in qualche modo, suo complice. Da segnalare un sogno incubo di Freddie, in uno splendido bianco e nero che mostra un paio di farfalle di carta appese ad un filo che ruotano intorno al suo capo. Palma d’oro a Terence Stamp e Samantha Eggar. Dal romanzo Il collezionista di John Fowles.