Il colore della libertà di Barry Alexander Brown – USA – 2021-

23 Ottobre 2022 | Di Ignazio Senatore

Ecco un altro film “necessario” che merita la visione (solo?) per il tema trattato. Tratto dall’ autobiografia “The Wrong Side of Murder Creek: A White Southerner in the Freedom Movement” di Bob Zellner e Constance Curry, ruota intorno a Bob Zellner (Lucas Till), un biondino nato a Brewton, in Alabama, nipote di un membro del Ku Klux Klan, che nel 1961 divenne un attivista dello Student Nonviolent Coordinating Commitee (SNCC) e si batté in prima linea per  difendere i diritti dei neri. Il film, diretto da Barry Alexander Brown, si dipana da un lungo flashback e, arricchito da alcune foto e filmati d’epoca, ha il pregio di mostrare la cieca violenza dei bianchi contro i neri che, in nome della non-violenza, lottavano per conquistare i propri diritti. Il regista britannico descrive perfettamente il clima esasperato di quegli anni ma vola basso e si limita a svolgere il classico compitino del film a tesi. Tra i produttori Spike Lee. Tra i brani lo struggente “Roughshod” di Damon Aaron.

Recensione pubblicata su Segnocinema- N.237- Settembre-ottobre 2022

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