Simone (Francesco Scianna) e Paolo (Filippo Timi) vivono insieme da anni. Conoscono Tilly, un’americana che funge da madre surrogata e che scodella per loro Leone, un bambino che cresce nella convinzione che Simone e Paolo sono i suoi padri biologici. Ormai sedicenne, Leone (Francesco Gheghi), s’innamora di Anna (Giulia Maenza), una graziosa francesina, compagna di classe. E’ l’anniversario del ventennale matrimonio dei due papà, ma a guastare la festa…
Non era facile affrontare un tema così delicato come quello di un ragazzo allevato da due padri. Marco Simon Puccioni sceglie i toni della commedia, coniuga il classico percorso di formazione del giovane protagonista e sottolinea come, anche nei matrimoni omosessuali, non mancano litigi, delusioni e tradimenti. Il tocco è però troppo lieve, lo scavo psicologico banale e superficiale e l’idea che Leone possa avere due padri biologici (ipotesi intorno alla quale regge la trama), scientificamente, non sta in piedi. Nel cast Valentina Cervi.
Recensione pubblicata su Segnocinema- N.237- Settembre-ottobre 2022
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