Il generale dorme in piedi di Francesco Massaro – Italia – 1972

Il colonnello Umberto Leone (Ugo Tognazzi), ex veterinario, promosso medico in tempo di guerra sogna di diventare generale, ma è trombato e nominato direttore della Scuola Superiore di Sanità a Firenze.

Al suo arrivo fa la conoscenza di Lola (Mariangela Melato), moglie del generale Arturo Pigna (Mario Scaccia), ormai indementito e convinto che la guerra non sia ancora terminata.

Leone, già autore di un volume di poesie, mentre è impegnato nelle sue esercitazioni ai soldati e illustra loro i trucchi da loro usati per farsi riformare e andare in licenza, decide di dare alle stampe un memoriale delle sue esperienze militari sul Fronte libico.

Il generale Pigna si suicida ma, con la collaborazione del fido capitano Beltrami (Franco Fabrizi), per tributargli gli onori militari, Leone finge che sia morto caduto da cavallo.

Lola, vedova inconsolabile, diviene intanto la sua amante e quando Leone termina il suo esplosivo memoriale e lo distribuisce ai suoi superiori, per evitare lo scandalo, i generali gli propongono la desiderata promozione in cambio della decisione di non pubblicare le memorie.

Massaro, già aiuto regista di Germi, Eduardo De Filippo e Dino Risi, all’esordio dietro la macchina da presa, dirige una fiacca commedia satirica che mette alla berlina il variegato mondo dei militari.

Tra generali inebetiti, reclute che provano con tutti i mezzi a passar visita, colonnelli promossi generali perché raccomandati, il quadro è, a dir poco, desolante.

Il regista inserisce qua e là delle azioni di guerra che rievocano le gesta militari di Leone ma, a dare brio a una vicenda dai diversi momenti di stanca, ci pensa una simpaticissima Melato nei panni di una vedova, ancora vergine, assetata di sesso.

Tognazzi si destreggia facendo appello al mestiere. Nel cast Stefano Satta Flores, Georges Wilson ed Eros Pagni.

Per un approfondimento sulla filmografia di Ugo Tognazzi, si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Ugo Tognazzi”, edito da Gremese (2021), corredato da 800 foto, dall’antologia della critica e dai commenti di attori e attrici, e registi che hanno lavorato con lui.