Il ladro di giorni di Guido Lombardi “on the road” nel Cilento

Senatore giornalista

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“Ho messo in campo un padre ed un figlio che si ritrovano dopo sette anni, legati dal desiderio di essere amati. E’ un film con un senso di avventura come “L’isola del tesoro”, romanzo al quale è legato il giovane protagonista”. Così Guido Lombardi, regista de “Il ladro di giorni” interpretato da Riccardo Scamarcio, nei panni di Vincenzo, e da Augusto Zazzaro, in quelli di Salvo. “La scelta del piccolo protagonista? Dopo aver fatto tanti provini tra Roma e Napoli, prosegue il regista, l’ho trovato l’ultimo giorno per caso, e ho scoperto che abitava al Vomero a cinquecento metri da casa mia. Aveva accompagnato un amico e per gioco gli facemmo un provino. Rimanemmo stupiti dalla sua bravura.” “Scamarcio, conclude Lombardi, un po’ alla volta ha ridotto la distanza che aveva con lui, e sì è così divertito, che mi sono ritrovato a dirigere due bambini.”

Con questo film, prodotto dalla Indigo Film di Nicola Giuliano e dalla Bronx Film di Gaetano Di Vaio, Lombardi, regista di “Là- Bas Educazione criminale” (2010) e “Take five” (2013) riapre il mai sopito dibattito; è migliore il romanzo o il film dal quale è tratto? Lombardi, infatti, ha trasportato sul grande schermo l’omonimo romanzo da lui scritto e, restandogli fedele, impagina un film “on the road”, traboccante di palpitante umanità. Una storia che strizza un po’ l’occhio a Un mondo perfetto di Clint Eastwood, girata in gran parte nel Cilento,.che mette in campo un padre e un figlio che, viaggiando insieme verso il Sud, proveranno a spazzare via il gelo che li ha tenuti per troppo tempo lontani. Da un lato Salvo, un bambino ribelle, dotato di un forte spirito d’iniziativa e che, al momento opportuno, caverà dagli impicci il padre, confermando l’adagio “Un bambino è meglio di una pistola”; dall’altro Vincenzo, un piccolo malavitoso, dal cuore duro, che cercherà di scoprire chi l’ha tradito, mandandolo in galera.

Articolo pubblicato su il Corriere del Mezzogiorno – 6.2.2020