Francesco Marchetti (Marcello Mastroianni), al primo incarico di medico condotto, arriva a Pianetta, un paesino del Centro Sud, situato in mezzo ai monti.
Da tempo gli abitanti del luogo si affidano con fiducia a Don Antonio Locoratolo (Vittorio De Sica), un guaritore che, approfittando dell’ignoranza della popolazione, cura i pazienti con la “diviniazione” e con altri rimedi alquanto originali.
In cambio dei suoi servigi, si fa pagare con vino, caciotte e galline, che i pazienti consegnano a Scarafone (Carlo Taranto), il fido collaboratore.
A preparare le pozioni “magiche”. ideate da Don Antonio, è però Clamide (Lorella De Luca), la nipote.
La popolazione si rifiuta di sottoporsi alla vaccinazione antitifica e Don Antonio, temendo la concorrenza del giovane dottore, organizza una finta guarigione, ai danni di un vecchietto, suo complice.
Intanto Pasqua (Gabriella Pallotta), l’assistente del dottore, segretamente innamorata di Marchetti, chiede a Scarafone un “filtro d’amore”.
Lo somministra al dottore che, dopo averlo bevuto, ci rimane quasi secco. Stufo di lottare contro tanta ignoranza, Marchetti si prepara a tornare in città.
A fermarlo è, però, lo stesso Don Antonio che gli chiede di salvare la vita a Clamide che, intanto, ha tentato di avvelenarsi, perché lo zio le aveva vietato di sposare un soldato di cui era innamorata.
In questa divertentissima commedia, sceneggiata da Age, Scarpelli e dallo stesso Monicelli, musicato di Nino Rota, il regista propone, con originalità, lo scontro tra due culture; quella atavica e superstiziosa del mondo contadino, legata alle credenze popolari e quella cittadina e moderna, rappresentata dal dottor Marchetti, esponente della scienza medica.
Ma a ben vedere, tra i due il più simpatico è proprio Don Antonio. Non importa, infatti, se cura l’insolazione, ordinando ai pazienti di collocare una candela sulla testa e. per curare l’ernie, impone loro di stare in groppa al somaro, in riva al fiume e con un ombrello aperto.
In fondo è un brav’uomo e, non a caso, Rosina (Ilaria Occhini), rimasta incinta, temendo lo scandalo, gli chiede di aiutarla ad abortire. Grazie al suo tono affettuoso e paterno, Don Antonio la convince a tenere la bambina e le promette di parlare con i genitori.
Nelle battute finali, infatti, mentre la popolazione si reca in massa all’ambulatorio del dottore per farsi vaccinare, Rosina va a salutare Don Antonio alla stazione con la bambina in braccio.
Simpatico cialtrone dal cuore d’oro, Don Antonio, mantiene anche in vita la speranza che Mafalda (Marisa Merlini), sorella del sindaco (Gino Buzzanca), convinta che Corrado (Alberto Sordi), un fidanzato, partito anni prima per il fronte, possa un giorno ritornare ancora da lei.
Nel cast Riccardo Garrone.
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