Il miracolo di Edoardo Winspeare – Italia – 2003- Durata 92’

27 Gennaio 2022 | Di Ignazio Senatore

Mentre pedala in bicicletta, il dodicenne Tonio (Claudio D’Agostino), è investito da un auto e, prima di perdere i sensi, vede una luce. La giovanissima Cinzia (Stefania Casciaro), che era alla guida, scappa via senza prestargli soccorso. ma poi, pentita, va in ospedale per informarsi sulla sua condizione di salute.

Tonio sta bene e, mentre si aggira per le stanze del reparto, s’imbatte in un paziente in fin di vita; gli basta toccarlo e “miracolosamente”, lo rianima. Annalisa (Anna Ferruzzo), la madre di Tonio, crede che il figlio possieda dei poteri particolari ma il marito Pietro (Carlo Bruni), sommerso dai debiti, non le da spago.

Tonio rintraccia Cinzia ed i due diventano amici. Sarino (Rosario Sanbito), compagno di scuola di Tonio, avendo scoperto il “miracolo” compiuto dall’amico, gli chiede di curare il nonno, ammalato di cancro. Tonio accetta e, ogni giorno, va a casa del vecchio che sembra ristabilirsi. Pietro è sempre più con l’acqua alla gola e accetta, in cambio di un robusto assegno, che il figlio sia intervistato in TV.

Ma il nonno di Sarino muore e Tonio comprende allora di non possedere nessun dono. Pietro intuisce il dolore del figlio e manda a monte la trasmissione televisiva. Intanto la madre (Celeste Cacciaro) di Cinzia si rifà viva dopo anni e la ragazza, per la gioia, ruba dei soldi nel negozio dove lavora e le compra un bracciale e una collana.

Ritornata a casa, scopre che la madre se ne è andata nuovamente ed allora decide di ingerire dell’acido e, allora, Tonio compie un altro “miracolo”; Cinzia, non appena lo vede, abbandona i propri propositi suicidari.

Winspeare ambienta la vicenda nella natia Taranto e confeziona una pellicola inondata da un misticismo laico che acceca per candore ed innocenza. All’infermiere che gli chiede come ha fatto per salvare il paziente, Tonio risponde con disarmante semplicità: “L’ho toccato.”.

Travolto da una storia più grande di lui, dopo il “miracolo”, Tonio non si esalta ma, con tutte le proprie forze si lascia convincere da Cinzia che, dopo l’incidente, ha acquistato particolari proprietà.

Scoperto di avere un dono, non lo strombazza ai quattro venti ma, senza clamori e senza trarne nessun beneficio personale, lo mette al servizio del nonno di Sarino a cui, per vincere il suo iniziale scetticismo dice: “Ho visto una luce, forse era Dio.

Poi mi è rimasta questa cosa nella mani”. Sullo sfondo i genitori di Tonio in crisi; il papà non osa rivelare alla moglie che è sull’orlo del fallimento e lei, all’oscuro di tutto, continua a sognare vacanze da sogno.

Non può mancare un frecciatina a certi programmi televisivi sempre a caccia di scoop e interviste spettacolo. Da segnalare il toccante commento musicale composto da Cinzia Marzo e Donatello Pisanello, eseguite dalla Officina Zoè. Assolutamente da riscoprire.

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