Il prezzo dell’inganno (Deception) di Irving Rapper – USA – 1946 – Durata 112’- B/N

24 Febbraio 2022 | Di Ignazio Senatore

New York. La pianista Christine Radcliffe (Bette Davis) ed il famoso violoncellista Karel Novak (Paul Henreid) s’incontrano dopo anni, ed incendiati nuovamente dalla passione, si sposano. Ma lei è stata per anni l’amante del noto compositore e direttore d’orchestra Alexander Hollenius (Claude Rains) e, per evitare di scatenare la gelosia, decide di non rivelare al marito la verità.

Holleniu, ferito dalla scelta di Christine, senza troppi giri di parole, le lascia intendere che potrebbe rivelare a Karel la loro relazione. E’ in programma un importante concerto, diretto da Hollenius e Christina gli chiede di scritturare il marito. Durante le prove Karel è emozionato e nervoso ed Hollenius non prede l’occasione di bacchettarlo e ridicolizzarlo di fronte agli altri orchestrali.

Christina, teme la vendetta del suo ex amante ed è sempre più sulle spine, anche perché ha scoperto che Hollenius ha contattato Bertram Gribble (John Abbott), valente violoncellista e teme che possa sostituire Karel. La tensione è alle stelle ed una sera, lei si presenta a casa di Hollenius. Ma la tragedia è nell’aria.

In questo remake di Jealousy (1929) con Jeanne Eagels e Fredric March, tratto da un allestimento teatrale di Louis Verneuil, Rapper (Perdutamente tua, Lo zoo di vetro, Vertigine …) impagina un melodramma che non appassiona e che regge solo per le folgoranti interpretazioni di Bette Davis e Claude Rains. Sin dalla scena delle nozze di Christine e Karel, s’intuisce che le velenose e sarcastiche stilettate di Hollenius nascondono qualche segreto di troppo.

L’unico ad essere all’oscuro della loro relazione è il nevrotico ed insicuro Karel, un uomo che, pur di essere scelto per l’agognato concerto, si beve le pietose bugie della moglie.

Nonostante i dialoghi siano fumosi, Rapper punta tutto sulle scaramucce verbali tra Christine ed Hollenius e fa leva sulle strategie che entrambi, astutamente, mettono in atto per spiazzare l’altro. Curiosità: Bette Davis suona davvero al piano l’Appassionata di Beethoven, ma è “doppiata”, in sede di registrazione da Shura Cherkassky.

Per un approfondimento sul tema si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Cantanti, musicisti e rock band”, edito da Arcana

 

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