Il terzo occhio di Mino Guerrini – 1965

12 Agosto 2015 | Di Ignazio Senatore
Il terzo occhio di Mino Guerrini – 1965
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Olga (Olga Sunbeauty) è una vecchia ricca e dispotica. Quando il figlio Mino (Franco Nero) le presenta Daniela (Diana Sullivan), la fidanzata, la megera l’accoglie così freddamente che la ragazza, offesa, se ne va su due piedi. Marta (Gioia Pascal) la cameriera, segretamente innamorato di Mino, manomette i freni dell’auto di Daniela che precipita in un burrone. Mino recupera il cadavere, lo porta alla villa e lo imbalsama. La stessa notte Olga ha un alterco con la sua cameriera, e dopo essere precipitata per le scale, muore. Mino non sembra essersi ripreso dal dolore per la morte di Daniela e di tanto in tanto invita alla villa delle prostitute, che uccide in preda a raptus omicidi. Marta diviene sua complice e lo aiuta a disfarsi dei cadaveri. Trascorso un anno Laura, la sorella di Daniela, va a fare visita a Mino. La somiglianza con la defunta è così evidente che lui, divorato dai propri deliri, crede di aver ritrovato la propria amata. Mino uccide la perfida Marta e in un finale avvolto dalla nebbia e dall’oscurità, è braccato dalla polizia.

Film immeritatamente sottovalutato che si avvale di una grande interpretazione di Franco Nero che per tutto il film vaga nella propria villa come uno spettro e con lo sguardo perso nel vuoto. Il regista compone un classico film d’atmosfera e più che concentrarsi sui dialoghi o sull’intreccio narrativo, gioca tutte le sue carte ambientando la vicenda quasi esclusivamente nella lugubre e tetra abitazione del protagonista.  Mino è una figura tragica oppresso da sua madre Olga, una madre ossessiva ed asfissiante e da Marta, una donna senza scrupoli che facendo leva sulla sua fragilità, lo domina con gli sguardi e con i suoi enigmatici silenzi. 

Guerrini confeziona pagine di grande cinema mostrandoci gli splendidi incubi di cui è affetto il protagonista con una serie di immagini (il viso della madre, quello della fidanzata, quello di Marta, l’auto di Daniela che precipita nel burrone) che scivolano l’una sopra l’altra. Il film ha avuto un remake Buio omega, diretto in una chiave horror da Massaccesi. Dal romanzo di Gilles De Reis. Il regista è accreditato come James Warren.

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