Il viaggio di capitan Fracassa di Ettore Scola – Italia – 1990

25 Dicembre 2014 | Di Ignazio Senatore

Nel Seicento una scalcinata compagnia di attori, composta dal capocomico (Toni Ucci),  Pulcinella (Massimo Troisi), Serafina (Ornella  Muti), Isabella (Emmanuelle  Béart), Matamoro (Jean-François  Perrier), Madama Leonarda (Lauretta  Masiero), Leandro (Massimo  Wertmüller)  e Zerbina (Tosca  D’Aquino), è diretta a Parigi. Lungo la via chiedono ospitalità in un cadente castello dove alloggia un servitore (Ciccio Ingrassia) ed il suo giovane padrone, il barone di Sicognac (Vincent Perez), caduto precocemente in disgrazia. Il servitore dona a Pulcinella cento scudi e gli chiede, in cambio, di prendersi cura dell’inesperto conte e gli confida che il suo padroncino avrà fortuna una volta giunto a Parigi, perché il padre del barone aveva salvato la vita al re. La compagnia subisce l’assalto da Agostino (Claudio Amendola), un brigante dal cuore d’oro e morto Matamoro, è invitata al castello di Marchese di Brujères (Marco  Messeri) dove il barone di Sicognac, prende il posto di Matamoro, assumendo il nome  di Capitan Fracassa. Dopo la recita il Duca di Vallombrosa (Remo  Girone) insidia Isabella ed il barone di Sicognac, innamorato di lei, per difenderla, è ferito gravemente in duello. Preoccupato per le sue condizioni di salute, Pulcinella dà i cento scudi ad Agostino perché chiami un dottore ed, una volta guarito, il barone scrive una commedia che verrà rappresentata con successo a Parigi. 

Scola utilizza Pulcinella come voce narrante che racconta a Philippe Vallier, (Giuseppe  Cederna) ufficiale di sanità le gesta che hanno coinvolto la compagni. Il regista impagina un’appassionante ed atipico road-movie, ispirato al romanzo del francese Theophile Gautier arricchendolo con le frizzanti avventure che coinvolgono la compagnia di guitti. La fame, il teatro e l’amore sono i due fili conduttori che legano tra loro i diversi personaggi e mentre il primo accompagnerà per tutto il film gli squattrinati attori della compagnia, il secondo trionferà ed il terzo segnerà il passo, in un intreccio di altalenanti illusioni e delusioni; Matamoro é segretamente innamorato di Isabella che, pur amando il barone di Sicognac, finisce per rifugiarsi tra le braccia del Duca di Vallombrosa; Serafina è innamorata del barone di Sicognac ma cede il passo all’infelice Isabella; Pulcinella è innamorata di Zerbina che, alla prima occasione, lo lascia in nome di una vita più agiata e di un futuro più roseo. Il cast è in stato di grazia (su tutti un convincente Massimo Troisi), splendidi costumi e scenografia.

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