Parigi. Jean (Vincent Lindon), ex giocatore di rugby, un passato in galera, padre di Markus, adolescente sbandato, nato da un precedente matrimonio, vive con Sara (Juliette Binoche), conduttrice radiofonica. Jean riceve l’invito di Francois (Gregoire Colin), ex di Sara, di lavorare con lui. Nonostante siano passati nove anni, lei appena rivede la sua ex fiamma, s’innamora nuovamente di lui e…
Per Incroci sentimentali, Claire Denis, s’ispira al romanzo di Denis Johnson, e confeziona un film (girato in piena pandemia e prevalentemente in interni) che sembra prendere le mosse da La signora della porta accanto e narra di un amore travolgente che scoppia a distanza di anni tra due ex innamorati. Nonostante gli sforzi, il film non ha la forza incendiaria del passionale capolavoro truffauttiano e si perde in dialoghi banali, spruzzati di sentimentalismo di maniera. Troppo passivo Jean, troppo ambigua Sara. Pessima la traduzione del titolo italiano rispetto all’originale (Avec amour et acharnement). Lindon magico, Binoche se la cava con il mestiere.
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