Ignazio Senatore intervista Francesco Patierno : “Naples 44”

19 Ottobre 2016 | Di Ignazio Senatore
Ignazio Senatore intervista Francesco Patierno : “Naples 44”
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E’ stato accolto calorosamente ieri, nella Selezione Ufficiale della Festa del Cinema di Roma, “Naples ’44”, docu-film diretto dal regista napoletano Francesco Patierno, tratto dall’omonimo volume di Norman Lewis, pubblicato nel 1978 da Adelphi.

“Mi sono accostato a questo libro, racconta il regista, perché mio padre, mentre pranzavamo, mi raccontò che durante un bombardamento si era salvato, solo perché si trovava nel lato opposto del marciapiede  e poi aggiunse: “Se vuoi capire cosa è successo in quegli anni a Napoli, devi leggere il libro di Norman Lewis”. Sono rimasto fulminato da questo romanzo che, con molto equilibrio, riportava le emozioni di questo ufficiale americano della Quinta Armata Americana, divenuto poi negli anni seguenti un famoso reporter. Lewis, infatti, aveva annotato, meticolosamente, su un taccuino, le sue impressioni raccolte in quell’anno che era a Napoli e solo molti anni dopo ne ha tratto un romanzo, più conosciuto all’estero che in Italia. “Naples 44”, altri non è che un atto d’amore, scritto senza pregiudizi, nei confronti di una città, da lui definita “orientale”, affamata, distrutta dai bombardamenti e piegata dalla guerra, che l’aveva rapito nel suo insieme.”

Prodotto da Davide Azzolini (Dazzle Comunication) con Rai Cinema e con il contributo del Mibact, il docu-film mescola con dei flashback, alle immagini della Napoli dei giorni nostri, del materiale di repertorio, degli spezzoni di film d’epoca, delle foto rarissime trovate negli archivi dell’Istituto Luce, in quelli statunitensi e britannici.

Nella versione originale, destinata al mercato estero, la voce off del docu-film è quella della star britannica Benedict Cumberbatch ed in quella italiana di Adriano Giannini. Fine modulo Un piacevole ritorno dietro la macchina da presa quello di Patierno, regista di “Pater Familias”, “Il mattino ha l’oro in bocca” e “Cose dell’altro mondo”, che precisa: “Naples 44” non è un’operazione nostalgica, ma un docu-film che ci aiuta a comprendere come i meccanismi della guerra siano sempre gli stessi. La Napoli di quegli anni può essere paragonata alla Siria dei nostri giorni e spero che la sua visione renda più sensibili le persone, ormai addomesticate ed anestetizzate dalle immagini della guerra in tv perché, anche grazie al passato, possiamo comprendere il presente.”

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno 19-10-21016

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