Anno 1530. Il sultano dei Sa’diani Abdelmalek (Massimo Ghini), è cacciato dal Marocco per opera dei fratelli.
In esilio sarà vittima dell’Inquisizione spagnola, parteciperà alla battaglia di Lepanto, sarà incarcerato nella prigione di Alicante e assisterà alla presa di Tunisi.
Passano gli anni e nell’agosto 1578, per riprendersi il proprio regno, si allea con il re Sebastiano I del Portogallo e nella battaglia di Alcazarquivir, nel combattere contro gli usurpatori, muore.
Kolossal in costume, fedele agli stilemi del genere avventura, ricco di colpi di scena. A conferma del grande sforzo produttivo, l’enorme numero di cavalli e di comparse impegnate nelle battaglie che si svolgono anche in mare.
Splendidi i costumi e le sontuose ambientazioni tipiche del Marocco; deserto, palme, cammelli e palazzi principeschi, ricchi di candele e magnifici tappeti.
Tognazzi compare solo fugacemente in un paio di scene nella prima parte del film; è Carlo Di Palma, un nobile anche lui caduto in disgrazia recluso in carcere. In una scena successiva si traveste da frate per aiutare chi appoggia il sovrano spodestato.
Ricco il cast. Da segnalare anche la presenza di Sergei Bondarchuk, nel ruolo di Selim.
Per un approfondimento sulla filmografia di Ugo Tognazzi, si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Ugo Tognazzi”, edito da Gremese (2021), corredato da 800 foto, dall’antologia della critica e dai commenti di attori e attrici, e registi che hanno lavorato con lui.
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