Orazio (Carlo Giuffrè) proprietario di un piccolo albergo, sposato con Marina (Annamaria Rizzoli), è in bolletta. Tre mesi prima, infatti, è stato costretto a firmare delle cambiali a tre mesi, e deve restituire il denaro ad Amedeo Ferretti (Giorgio Bracardi), proprietario di una boutique.
Non essendo in grado di pagare i debiti, si reca da lui con la speranza di chiedergli una dilazione, ma s’imbatte in Pucci (Isabella Biagini), la moglie di Amedeo, che sedotta dal suo fascino, lo invita a trascorrere insieme una notte d’amore.
All’insaputa di Orazio, Marina prova a sedurre Amedeo che, non è insensibile al suo fascino, e le propone di restituirle le cambiali del marito, in cambio di una notte di follia.
Naturalmente, gli incontri amorosi dei futuri amanti dovrebbero avvenire nello stesso giorno e nell’albergo di proprietà degli squattrinati proprietari. Per sviare i sospetti, Orazio, finge di voler partire per Napoli e Marina di andare dalla mamma.
Come prevedibile, Amedeo e Pucci raggiungono l’albergo e ad attenderli, in camere separate, ci sono Orazio e Marina. Naturalmente, ne succedono delle belle e i presunti amanti non riescono a saziare i loro appetiti sessuali. Intanto, si scopre che Billy (Pippo Santanastaso), l’unico cliente dell’albergo, è, in realtà, uno spacciatore.
Un poliziotto travestito da prete (Raf) è lì per arrestare il pericoloso marsigliese (Maurice Poli), un bandito che tiene le fila del traffico di droghe. Orazio, per caso entra in possesso della droga, e grazie ai soldi che gli sgancia il marsigliese, riesce a ripianare il debito.
Pellicola che, sin dal titolo, tradisce le attese dello spettatore. Infatti, la cameriera dell’albergo (Ada Pometti) è una figura ai margini della narrazione e di villeggianti non c’è alcuna traccia.
Il ritmo è lento, le gag prevedibili e la trama è priva di colpi d’ala. La Rizzoli non ha l’appeal delle altre dive delle commedie sexy; Bracardi ripete all’infinito le mossettine e vocalizzi che gli hanno dato un pizzico di notorietà, e ritorna al genere dopo Avere vent’anni di Fernando Di Leo (1978).
Isabella Biagini reitera ancora una volta il personaggio di donna fatua e svampita e Giuffrè cerca di salvare il salvabile.
Nel cast il caratterista Pippo Santonastaso, già presente ne La liceale, il diavolo e l’acquasanta di Nando Cicero (1979), La moglie in vacanza, l’amore in città di Sergio Martino (1980).
Ada Pometti, già presente nel filone ne La prima notte del dottor Daniele, industriale, col complesso del… giocattolo di Giovanni Grimaldi (1970), compare, tra gli altri, poi nel 1972 in Casa d’appuntamento di Ferdinando Merighi, ne L’uccello migratore di Steno e ne La gatta in calore di Nello Rossati.
Per un approfondimento sul tema si rimanda al volume di Ignazio Senatore “La commedia sexy alla napoletana Enzo Cannavale, Vittorio Caprioli Carlo Giuffrè”, edito da Il Foglio Letterario – 2024
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