La cripta e l’incubo di Camillo Mastrocinque – Italia – 1964

26 Maggio 2015 | Di Ignazio Senatore
La cripta e l’incubo di Camillo Mastrocinque – Italia – 1964
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Laura Karlstein (Adriana Ambesi), giovane figlia del conte Ludwig (Christopher Lee), è soggetta a incubi popolati da teschi, da creature misteriose e da sanguinosi omicidi. La sua mente vacilla anche perché si è ormai convinta di essere la reincarnazione di Sheena (Pieranna Quaglia) una sua antenata accusata di stregoneria. Friedrich Klauss (José Campos), giovane restauratore, è stato chiamato dal conte per consultare i manoscritti della biblioteca e scoprire se in un dipinto del castello si celino le fattezze di Sheena. Ma al maniero giunge Ljuba, una creatura misteriosa e affascinate. E se la magnetica visitatrice fosse la reincarnazione di Sheena? Il mistero verrà svelato in un concitato finale.

Film dalla chiara ambientazione gotica che fa il verso ai capolavori dell’horror d’oltreoceano. Camillo Mastrocinque, regista noto soprattutto per aver diretto in più occasioni il grande Totò, attraversa il genere confezionando una pellicola di buon livello, arricchita, da un punto di vista stilistico, dei pregevoli incubi di cui è affetta la protagonista. Un pizzico di esoterismo (la stella a cinque punte), un dipinto che sembra maledetto e un netto bianco e nero fanno il resto. Il regista è accreditato come Thomas Miller.

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