Si può dirigere una commedia “leggera” su un tema come l’emergenza climatica? Ci prova, con scarso successo, Louis Garrel, alla terza regia, da un’idea di Jean-Claude Carrière. Abel (lo stesso Garrel) e Marianne (Laetitia Casta), per caso, scoprono che Joseph, il figlio tredicenne, fa parte di un’organizzazione segreta di bambini di tutto il mondo che, per salvare il pianeta, ha in mente di realizzare un progetto che trasformerebbe i deserti africani in laghi, fiumi e foreste. Per ottenere i fondi necessari all’impresa, i ragazzini, all’oscuro dei ricchi genitori, hanno venduto online i preziosi beni di famiglia. …La storia, (girata prevalentemente in interni), non sta in piedi e manca soprattutto di freschezza e spontaneità. Da un lato degli adulti borghesi, vuoti e superficiali, e dall’altro dei ragazzini spenti emotivamente, cinici e sfiduciati, disposti a tutto pur di salvare il pianeta. I dialoghi sono evanescenti ma Casta è incantevole e vale da sola il prezzo del biglietto.
Recensione pubblicata su Segnocinema- N.237- Settembre-ottobre 2022
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