La mala educacion di Pedro Almodovar – Spagna – 2004 – Durata 105’ – V.M 14

26 Febbraio 2021 | Di Ignazio Senatore
La mala educacion  di Pedro Almodovar – Spagna – 2004 – Durata 105’ – V.M 14
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Anni Sessanta. Padre Manolo (Daniel Gimenez Cacho), direttore di un collegio, è innamorato di Ignacio, un ragazzino attratto da Enrique, un coetaneo. Padre Manolo si frappone ai due e muta, irrimediabilmente, il corso del loro destino; dopo aver allontanato Enrique dal collegio, abusa ripetutamente di Ignacio.

Passano gli anni ed Ignacio (Gael Garcia Bernal) si mette sulle tracce di Enrique (Fele Martinez) divenuto regista di successo e gli propone una sceneggiatura imperniata sulle loro esperienze infantili in collegio.

Enrique è affascinato da quel soggetto ed affida ad Ignacio il ruolo di Zaraha, la conturbante protagonista. Ma sotto le mentite spoglie di Ignacio si cela suo fratello Juan che con la complicità di Manolo, suo amante, aveva eliminato Ignacio, divenuto negli anni tossicomane.

Almodòvar abbandona la solita dissacrante ironia e sferra un duro attacco agli abusi sessuali sull’infanzia perpetrati dal clero.

Attento più al contenuto che alla forma, il geniale ed irriverente regista spagnolo, nel corso della narrazione, affolla però la storia di troppi colpi di scena che finiscono solo per ingarbugliare inutilmente la matassa.

La vicenda è, inizialmente, tenera e toccante ma, abbandonata l’ambientazione nel collegio, annaspa e perde i colpi.

Il film è tutto negli occhi smarriti e dolenti del piccolo Ignacio che, dopo essere stato vittima delle prime molestie sessuali da parte del torbido Padre Manolo, confessa:

“Un filo di sangue divideva la mia fronte in due ed ho avuto il presentimento che lo stesso sarebbe successo con la mia vita. Sarebbe stata sempre divisa ed io non avrei potuto fare niente per evitarla” 

Non meno amaro e toccante un suo commento successivo:“Mi sono venduto per la prima volta in quella sacrestia per evitare l’espulsione di Enrique ma padre Manolo mi ha ingannato ed ho giurato a me stesso che un giorno avrebbe saldato il mio debito.”

Non mancano i momenti di grande cinema; su tutti l’indimenticabile scena di Ignacio che canta Torna a Surriento (che in versione clericale diventa “Giardiniere, giardiniere”) e quella dei due ragazzini che si eccitano, in una sala cinematografica, alla vista di due castigatissime suore.

Nastro d’argento 2005 a Pedro Almodovar come regista del miglior film straniero.

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