Roma. Il signor Amilcare Chiocchetti (Oreste Lionello), proprietario di un negozio di articoli religiosi, e la moglie Elena (Rossella Como), ospitano in casa Domenica Schlutzer (Gloria Guida), ragazza alla pari di diciassette anni e mezzo, bergamasca, della Val Brembana.
Sin dal suo arrivo, i coniugi, approfittando della sua buona fede, la trattano come una serva e la costringono a svolgere delle mansioni domestiche pesanti e faticose.
Non paghi, l’affittano come cameriera ai vari inquilini del palazzo. Domenica, che non veste alla moda e ha le trecce e un paio d’occhiali, è spinta da Ursilia (Alessandra Vazzoler), un’inquilina, a cambiare look.
Grazie al suo tocco, da bruco diventa farfalla, e finisce, inevitabilmente, per attirare le attenzioni di Alberto (Carlo Giuffrè), proprietario di un negozio di animali, strozzato dai debiti.
Sua figlia Daniela (Loretta Persichetti) è la futura sposa di Gualtiero (Vincenzo Crocitti), un sempliciotto balbuziente, ma pieno di grana, al quale lei ha promesso una notte d’amore, solo quando saranno sposati e, intanto, lo tradisce con una sua vecchia fiamma.
Magdalena (Patrizia Webley), una professoressa lesbica, prova a sedurre Domenica, che non cede al suo fascino. Successivamente, per rincorrere una scimmia scappata dal negozio, Alberto e Domenica la cercano in un cinema dove lui, approfittando del buio, la palpeggia.
Ursilia presenta a Domenica Filippo (Giorgio Cataldi), un onorevole, che ha la fama di essere gay, e che vuole apparire al suo fianco davanti ai colleghi, per scacciare via le dicerie sul suo conto.
Domenica, dopo essere stata sedotta, da un finto onorevole, che le aveva promesso mare e monti, ingoia il rospo, ma ha ben chiaro come programmare il suo futuro.
Abbandonata la famiglia Ciocchetti, dopo aver indossato un abito elegante e di gran classe, s’infila nell’auto di un onorevole che, in cambio di una bella sommetta, le chiede di recarsi al capezzale del padre morente che, s’illumina nel vederla e prima di tirare le cuoia, le chiede di mostrarle le parti intime.
Commedia priva di brio, impaginata con dei siparietti slegati tra loro. Guerrini (Oh, dolci baci, languide carezze, Gli altri racconti di Canterbury. Decameron 2….) mostra nelle prime battute Gloria Guida che fa ginnastica sul balcone e suscita le prevedibili reazioni di un pittore che, invece, di tinteggiare la facciata di un palazzo, finisce con imbiancare il battente di una finestra.
Domenica è descritta come una ragazza ingenua che, giunta a Roma, resiste alle avances di Alberto e di Magdalena, che le propone addirittura di sposarla, ma poi comprende che per svoltare, deve concedersi a personaggi potenti o ad onorevoli.
In questa pellicola spezzettata, il personaggio di Alberto è alquanto sfuocato e Giuffrè ha solo un ruolo di contorno.
Nel cast Patrizia Webley, che aveva già recitato in Salon Kitty di Tinto Brass e sarà interprete di diverse commedie del filone; tra queste Classe mista di Mariano Laurenti (1976) e nell’anno successivo Le calde notti di Caligola di Roberto Bianchi Montero, La vergine, il toro e il capricorno di Sergio Martino e Letto in piazza di Bruno Gaburro.
Per un approfondimento sul tema si rimanda al volume di Ignazio Senatore “La commedia sexy alla napoletana Enzo Cannavale, Vittorio Caprioli Carlo Giuffrè”, edito da Il Foglio Letterario – 2024
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