La signora ha fatto il pieno di Juan Bosch – Italia, Spagna – 1977 – Durata 90’ – V.M 14

22 Luglio 2024 | Di Ignazio Senatore
La signora ha fatto il pieno di Juan Bosch – Italia, Spagna – 1977 – Durata 90’ – V.M 14
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Per ottenere l’approvazione del “Fegatin”, un farmaco con scarse proprietà terapeutiche, Fabrizio (Simon Andreu), industriale chimico-farmaceutico, assolda Lola (Carmen Villani), una prostituta, e le propone di fingere di essere la moglie e di andare a letto con l’on. Aristide (Carlo Giuffrè), sottosegretario alla Sanità, che ha il potere di autorizzare l’approvazione del farmaco.

I due si recano allora insieme nella vita di Romolo (Aldo Maccione) e della moglie Esmeralda (Josele Romàn), dove sono ospiti l’onorevole e la moglie Patty (Esperanza Roy).

Il clima è molto cordiale, l’atmosfera si scalda e, come prevedibile, Lola attira le simpatie del sottosegretario che, ben volentieri, firma l’approvazione del farmaco, ma essendo domenica, ritiene più opportuno postdatarlo.

Gabriella, moglie di Fabrizio, temendo che tra Fabrizio e Lola possa nascere del tenero, piomba nella villa e svela ai presenti il piano ordito dal marito.

Ma l’onorevole muore all’improvviso e l’approvazione del farmaco non è più valida. Lola riprende la professione e, sul finale, Fabrizio deve replicare il piano, affidandosi a Tommasino, marinaio, amante di Esmeralda, bisex, che deve a andare a letto con il sottosegretario alla Sanità, gay.

In questa co-produzione italo-spagnola, Juan Bosc (La moglie dell’amico è sempre più buona…) punta tutto sulla frizzante simpatia di Carmen Villani, nuova stella della commedia sexy, dopo i successi de La supplente e del sequel La supplente va in città.

L’attrice-cantante ritrova sul set Carlo Giuffrè con il quale aveva già recitato ne La supplente (1975), diretta da Guido Leoni.

La trama è scontata e il regista, puntando sui classici intrighi e tradimenti, lascia che le focose Patty e Esmeralda saltino da un letto all’altro. Tenera e quasi romantica, invece, la relazione tra Fabrizio e Lola che, naturalmente, finiranno a letto anche loro.

Il regista inonda la narrazione con delle barzellette spinte che dovrebbero strappare qualche sorriso e dona a Romolo, interpretato da un Aldo Maccione, come sempre in forma, un linguaggio infarcito di espressioni volgari. 

L’attore torinese aveva già esordito nel filone l’anno precedente nell’episodio Un posto tranquillo, tratto da 40 gradi all’ombra del lenzuolo di Luciano Martino e l’anno successivo, sempre per la regia di Martino ne La vergine, il toro e il capricorno di Luciano Martino al fianco di Edwige Fenech. Giuffrè se la cava con il mestiere.

Per un approfondimento sul tema si rimanda al volume di Ignazio Senatore “La commedia sexy alla napoletana Enzo Cannavale, Vittorio Caprioli Carlo Giuffrè”, edito da Il Foglio Letterario – 2024

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