La vedova del trullo di Franco Bottari – Italia – 1979 – Durata 93’

23 Luglio 2024 | Di Ignazio Senatore
La vedova del trullo di Franco Bottari – Italia – 1979 –  Durata 93’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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In occasione della festa patronale, in onore del santo cittadino, Nicola (Renzo Montagnani) muore a seguito dell’improvviso scoppio di alcuni fuochi d’artificio.

Maddalena (Rosa Fumetto), rimasta vedova, fa voto di fedeltà eterna alla sua memoria ed essendo al verde, chiede al sindaco (Mario Carotenuto) di garantirle un alloggio.

In città non ci sono appartamenti liberi e allora, l’unica possibilità è quella di concederle il trullo, considerato monumentale e l’unica attrazione per i turisti.

Ma la giunta è divisa e, allora, Maddalena si trasferisce nella canonica di Don Bonifacio (Carlo Giuffrè) che, come gli altri maschietti del paese, non è insensibile alle grazie della giovane e piacente vedova.

A proporle il matrimonio è Don Calogero (Alberico Simeone) ma lei, fedele al giuramento, rifiuta la sua proposta, ma accetta di dare lezioni al figlio Marco (Enzo Valli) e, essendo anche infermiera, gli pratica anche delle iniezioni.

Come prevedibile, Marco s’innamora della bella vedova e prova a sedurla. In città c’è un gran fermento perché il professor Granini (Renzo Montagnani) sta effettuando delle ricerche nel sottosuolo. Lo studioso è simile a una goccia d’acqua al povero Nicola e, in un lampo, rapisce il cuore dell’affascinante vedova.

Commedia deboluccia che punta tutto su Rosa Fumetto, spogliarellista del Crazy Horse di Parigi, al tempo, discretamente famosa, alla sua unica apparizione nelle commedie sexy. Il regista punta la macchina da presa sul fondoschiena della protagonista, ambienta la vicenda a Sammichele, cittadina in provincia di Bari, e lascia che la vedova inconsolabile, di notte, sogni di far l’amore con il defunto marito.

Come il genere impone, sul finale, la vedova finisce a letto con il giovane Marco, alle prese con i primi tormenti erotici e convolerà poi a nozze con il professor Granini.

Giuffrè riesce a rendere plausibile il personaggio di Don Bonifacio, diviso tra fede e l’attrazione per Maddalena, ma in grado di resistere stoicamente alle tentazioni. Montagnani nel doppio ruolo di Nicola e del professore. Carotenuto, come sempre sugli scudi. Curiosità: il regista mostra alcune scene girate nello zoo di Fasano.

Per un approfondimento sul tema si rimanda al volume di Ignazio Senatore “La commedia sexy alla napoletana Enzo Cannavale, Vittorio Caprioli Carlo Giuffrè”, edito da Il Foglio Letterario – 2024

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