Michele (Ariane Ascaride) lavora di notte al mercato del pesce; suo marito Claude (Pierre Banderet) disoccupato ed alcolista milita in un partito xenofobo di estrema destra e la figlia Fiona (Julie Marie Parmentier) tossicodipendente, si prostituisce per procurarsi la droga e ignora chi possa essere il padre della neonata che da qualche mese ha messo al mondo.
Per aiutare la figlia sempre più soggetta a delle crisi d’astinenza, Michèle prova a prostituirsi ed incrocia Paul (Jean-Pierre Darroussin) un portuale crumiro che raggranella qualcosa facendo il tassista e che s’innamora di lei.
Michèle, sempre più disperata elimina la figlia con un’overdose, Paul, senza il becco di un quattrino, è sempre più sommerso dai debiti ed Abderamane (Alexandre Ogou) un giovane extracomunitario è ucciso da un aderente all’organizzazione xenofoba dove milita Claude.
Il film si chiude con Gerard (Gerard Meyland) che, dopo aver ucciso un leader dell’estrema destra, dopo un banale litigio con un passante, gli punta l’arma contro, poi la rivolge verso se stesso e si spara un colpo alla testa.
Il regista ambienta la vicenda nel quartiere Estaque della sua Marsiglia e dà vita alle umane, cupe e disperate vicende di un paio di proletari allo sbando.
A dispetto del titolo la città non è affatto tranquilla ed i diversi personaggi che sfilano sullo schermo sono irrimediabilmente marchiati dalla sconfitta, dalla solitudine e da un destino avverso e senza speranza che incombe su di loro pesante come un macigno,.
Lo stile è secco e senza fronzoli, il linguaggio essenziale ma la storia risulta un po’ troppo livida e fredda ed i personaggi che compaiono sulla scena fin troppo estremi e dolenti. Sullo sfondo la destra xenofoba che, come un onda minacciosa, invade la città e la toccante storia di Sarkis che sogna un pianoforte a coda.
Agghiaccianti la scene che mostrano Michèle mentre uccide la figlia, mandandola in overdose, e quella del suicidio finale di Gerard.
Per un approfondimento sul tema con schede film e commento critiche si rimanda alla lettura di “Cinema mon amour I 100 film francesi da amare” di Ignazio Senatore – Classi Editore – 2024
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