Lille. La quindicenne Adèle (Adèle Exarchopoulos) intreccia una storia con Thomas (Jérémie Laheurte) ma, ben presto, comprende di non amarlo e lo pianta.
Incontra per caso Emma (Léa Seydoux), una ragazza dai capelli blu che la intriga e inizia con lei una storia tempestosa.
Adèle è derisa dai compagni di classe; Emma, invece, iscritta all’Istituto di Belle Arti, dipinge, ama discorrere di pittura e di Egon Schiele con gli amici più colti e maturi.
Adèle inizia a sentire lo scarto che le divide, sia su un piano sociale che culturale, e sentendosi più sola, tradisce Emma con un ragazzo. Emma, allora…
Kechiche dirige una storia di amour fou, liberamente tratta dal graphic novel Il Blu è un colore caldo di Julie Maroh, e non disdegna di mostrare delle bollenti scene di sesso esplicito tra le due protagoniste.
Dopo aver illustrato, con piccoli tocchi, l’universo lesbo, il regista franco-tunisino sembra voler proporre il classico romanzo di formazione di una quindicenne, ingenua e vulnerabile, che subisce il fascino della matura Emma e, non essendo emotivamente attrezzata per contrastare il suo cinismo e la sua aggressività, ci lascia le penne.
Un bel taglio in fase di montaggio avrebbe reso certamente più fruibile il film, vincitore (meritatamente?) della Palma d’oro al Festival di Cannes.
Per un approfondimento sul tema con schede film e commento critiche si rimanda alla lettura di “Cinema mon amour I 100 film francesi da amare” di Ignazio Senatore – Classi Editore – 2024
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