A Disperata, piccolo paesino pugliese, il tempo sembra ormai bloccato.
Il sindaco Filippo (Caputo) ama la letteratura, ma deve subire le sterili scaramucce dei consiglieri che si beccano in consiglio comunale.
Pati (Giangrieco), dopo una tentata rapina ad un benzinaio, cade in depressione per aver ammazzato il cane che faceva da guardia alla pompa.
Angiolino (Carluccio) è ossessionato dall’idea di voler assaltare una banca e Biagetto, timido e complessato, ama segretamente la dolce Valentina.
Winsepare non tradisce il suo cinema e continua a raccontare, con garbo ed ironia, le gesta degli ultimi e dei diseredati.
Come in “Miracolo”, il suo “piccolo” capolavoro “, anche in questo film succede qualcosa di “magico” che trasforma completamente la vita dei protagonisti.
Filippo in carcere scopre la poesia ed Angiolino, dopo la telefonata di Papa Francesco, diventa più buono e docile di un agnellino.
Nel cast Antonio Pennarella, nei panni di un “duro” e Celeste Casciaro, la dolce moglie di Pati.
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