In attesa che il marito Elio (Al Cliver) rientri dalla guerra, Alessandra (Lilli Carati) affoga la noia tra le braccia di Virma (Annie Belle), una disinibita segretaria. Elio torna dall’Etiopia portando con sé, come trofeo di guerra, la principessa Zerbal (Laura Gemser), una bella indigena che asseconda ogni suo desiderio. Con il suo fascino silenzioso e la sua dirompente sensualità, Zerbal, dopo aver scatenato la gelosia di Virma, conquista Alessandra, che cede alle sue richieste e propone al marito di diventare lo schiavo di Zerbal. Un finale tragico e pasticciato chiude la vicenda.
Il ribaltamento dello schema vittima-carnefice non è una novità al cinema e Massaccesi, in questo soft- erotico, leggermente patinato, prova a dare uno smalto decadente alla pellicola. La trama è solo un pretesto per mostrare le nudità delle protagoniste e lo scavo psicologico è completamente bandito. L’unica nota interessante del film è lo scivolamento sempre più massiccio di Alessandra e di Elio, verso una malsana passività che li spinge a diventare vittime inermi e passive della magnetica principessa etiopica. Il film si ispira al romanzo The alcove di Juditte Wexley.
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