Laura Morante e Papaleo quasi criminali per Prisco

7 Aprile 2018 | Di Ignazio Senatore
Laura Morante e Papaleo quasi criminali per Prisco
Senatore giornalista
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Francesco Prisco, con Bob & Marys – Criminali a domicilio, ha puntato in alto. Sono, infatti, Laura Morante e Rocco Papaleo i protagonisti dell’ultimo film del regista nativo di Frattamaggiore, presentato ieri al Metropolitan di Napoli con una parte del cast. da oggi. La vicenda narra di Roberto e Marisa, una coppia post-sessantottina, sposata da trent’anni, lui insegnante di scuola guida, lei volontaria in una parrocchia che, dopo viaggi e divertimenti, conduce una vita piatta e monotona. Per dare una scossa al loro sonnecchiante menage, lei decide di cambiare aria ed i due si trasferiscono in una villetta in periferia che è di fronte ad un quartier generale della camorra. Ben presto, un manipolo di malavitosi impongono loro di custodire nella loro casetta dei pacchi “misteriosi” che, presumibilmente, contengono della merce illegale e di dubbia provenienza. Roberto e Marisa piegheranno la testa o rispolverando l’antico spirito libertario, si ribelleranno agli arroganti ed invadenti malavitosi?

Per dare maggiore appeal alla vicenda, il regista  americanizza (nel titolo) il nome dei personaggi protagonisti e trasforma una storia vera, raccontatagli da un amico, “in una dark comedy, mescolata al sentimentale-romantico, al crime ed al noir”, come ha raccontato. “ Ma non ho voluto far riferimento alla camorra sul piano estetico dei personaggi che non attingono al clichè”.

Una bella scommessa per Francesco Prisco, alla sua quarta prova dietro la macchina da presa, dopo Nottetempo (2014), un avvincente noir d’atmosfera, la commedia Gomorroide (2016), interpretata da I Ditelo voi  e Luba, uno degli episodi di “Vieni a vivere a Napoli”. A fare da cornice a Rocco Papaleo ed a Laura Morante, un ricchissimo cast di attori partenopei: Massimiliano Gallo, Giovanni Esposito, Gianni Ferreri, Francesco Di Leva, Antonino Iuorio, Enzo Salomone e Simona Tabasco.

Articolo pubblicato su il Corriere del Mezzogiorno il 7-4-2018

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