Le belve (Film ad episodi)
di Giovanni Grimaldi con Tino Carraro, Paola Borboni, Françoise Prévost, Maria Baxa, Claudio Gora, Margaret Lee, , Philippe Hersent, Magalì Noel, Femi Benussi, Annabella Incontrera, Ira Fürstenberg, Mario Maranzana, Empedocle Buzzanca – Durata 110’- V.M 14 – 1971
Il salvatore: Un signore vuole buttarsi dal balcone di casa; invano, la moglie ed un prete provano a dissuaderlo. Buzzanca si precipita a parlare con lui e gli chiede di attendere almeno dieci minuti prima di compiere il gesto estremo. Buzzanca corre a telefonare ad un operatore che, “casualmente”, riprenderà il momento nel quale l’uomo si lancerà nel vuoto. Buzzanca, altri non è che un giornalista d’assalto, fingerà di essere addolorato per l’accaduto e, retoricamente, lancerà strali contro l’indifferenza della gente.
La voce del sangue: L’ingegnere Dario Morsetti (Buzzanca), per ottenere l’appalto per la costruzione di un ponte, chiede alla moglie (Francois Prevost) di fare gli occhi dolci al ministro (Tino Carraro). Lei, dopo avergli confessato che ha spedito Luisella tra le braccia del ministro, gli comunica che la ragazzina non è figlia sua. Buzzanca non fa una piega e “festeggia” con la moglie, il nuovo appalto.
Il fachiro: Buzzanca è Raimondo, un fachiro che si esibisce, in un italiano francesizzato, di fronte ad un pubblico di ricchi e stagionati signori. Dopo aver mostrato un esperimento di lievitazione ed essersi infilzato sciabole e spade in alcune regioni del corpo, si ritrova a tavola con la madre (Paola Barboni) ed i suoi familiari che bivaccano con leccornie di ogni tipo e lo costringono a nutrirsi con degli insipidi brodini.
Una bella famiglia: Buzzanca, padre di due bambini, conduce una vita agiata grazie alla moglie (Maria Baxa) prostituta.
Il caso Apposito: Il professor Giovanni Apposito, presidente del potente Comitato Nazionale per gli Appalti, faccendiere cinico ed imbroglione, legato a politici e potenti, è accusato di peculato. Finirà per corrompere Giulio Bianchi (Claudio Gora), un onesto, ma indigente ispettore, che, avendo a carico una moglie isterica ed un figlio sull’orlo del fallimento, accetterà il denaro ma poi, “stranamente” perirà per una fuga di gas avvenuta nel suo appartamento.
Il cincillà: Un industriale milanese (Philippe Hersent) non vede di buon occhio la relazione del figlio Lanfranco (Buzzanca) con Judy (Margaret Lee). Dopo averlo minacciato di tagliargli i viveri e di lasciarlo sul lastrico, propone a Judy di diventare amanti. Sdegnata, dapprima lo respinge, ma un attimo dopo, essendo già in combutta con Lanfranco, accetta la sua corte, per continuare a spillargli i soldi.
Il chirurgo; Un affermato chirurgo (Buzzanca) deve operare di appendicite chi aveva promosso una inchiesta sugli ospedali. Il povero paziente “stranamente” morirà sotto i ferri.
Processo a porte chiuse: Le sorelle, Concetta (Femi Benussi), Carmela (Annabella Incontrera), Filomena (Ira Furstenberg) accusano il fratello Francesco Sparapaoli, (Buzzanca), un contadino ignorante ed infermo di mente, di averle ingravidate. Durante il processo Francesco fornisce la propria versione dei fatti, convince la giuria, ed è scagionato.
Per un approfondimento sulla filmografia di Lando Buzzanca si rimanda al volume “Io Lando Buzzanca Conversando con Ignazio Senatore” – Guida Editore (2017)
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