Paolo (Luca Ward) annuncia in televisione che Giovanni Canton (Silvio Muccino), famoso life coach, in sei mesi, permetterà a tre persone di realizzare i loro desideri. Canton riuscirà nell’impresa? Alla terza regia Silvio Muccino (capelli lunghi, barba incolta e abiti sgualciti) parte a razzo con una serie di frasi (“Qualunque sia il tuo desiderio, io posso esaudirlo”, “Il successo è un scienza: si studia, si applica e si ottiene:”) prese a prestito da quei guru che promettono, in breve tempo, successo, felicità e denaro.
Ben presto però il film cambia ritmo e da schioppettate ed intrigante, rallenta, adagiandosi su quelli più classici e collaudati della commedia all’italiana. La scelta dei tre candidati (la segretaria (Carla Signoris) di un monsignore e scrittrice in incognito di romanzi erotici,, un disoccupato (Maurizio Mattoli) sessantenne ed una giovane e romantica segretaria, (Nicole Grimaudo) amante del suo capo) risulta però infelice, al pari dell’imbarazzante sviluppo narrativo, delle velleitarie riflessioni sul senso della vita e delle battute scotte e bollite. Uno scivolone che gioverà, (speriamo), ad un giovane regista che non ha ancora trovato la propria cifra espressiva.
Recensione pubblicata su Segno Cinema N. 195 – Settembre – Ottobre 2015
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