Giuliana (Claudia Gerini), sposata da dieci anni con Martino (Marc Duret),“mago del fotovoltaico”, lavora come cassiera in un supermercato a Tricase, in Puglia. La sua vita scorre “come un lungo fiume tranquillo” fino al giorno in cui, subisce una rapina ed è salvata da Leonardo (Marco Bocci), un poliziotto giovane e belloccio. I loro cuori s’infiammano, l’attrazione è fatale e finirà per scombussolare le loro vite.
Zangrandi (Prendimi e portami via, Sandrine nella pioggia…) traspone sullo schermo il suo omonimo romanzo e prova ad imbastire un focoso melodramma, tinteggiato di giallo, che fa il verso ai classici del noir. Il regista prova ad alzare la temperatura, inserendo qualche scena di sesso, ma l’effetto non cambia sopratutto in ragione delle imbarazzanti interpretazioni di Bocci, Duret e Gerini. Un peccato, perché, a parte qualche neo nello script, con un’altra scelta di casting, il film (forse) avrebbe retto. Dal disastro attoriale si salva solo Antonino Iuorio nei panni di Vito, il poliziotto, collega di Leonardo. Ottima colonna sonora dei Mammoth.
Recensione pubblicata su Segno Cinema N. 201 – Settembre – Ottobre 2016
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