Andrew Breddock (Michael York), l’ufficiale di macchina, approda su un’isola sperduta, fuori dalle rotte di navigazione, dopo che il piroscafo sul quale viaggiava era andato a picco a seguito di una violenta tempesta scoppiata nel bel mezzo del Pacifico.
A rifocillarlo il dottor Paul Moreau (Burt Lancaster), medico inglese, radiato dall’albo, che vive in quel paradiso terrestre in compagnia di Maria (Barbara Carrera), la giovane e bellissima compagna, del suo aiutante, il fido dottor Montgomery (Nigel Davenport) e del servo deforme M’Ling (Nick Cravart). Il dottor Moreau, da anni, prova a trasformare gli animali in esseri umani e i suoi esperimenti, condotti su vari animali, hanno dato vita a degli uomini-scimmia, creature esteticamente ripugnanti, poco evolute intellettivamente, ma che hanno il dono della parola e deambulano come esseri umani.
A queste creature, Moreau ha imposto delle regole che non debbono essere violate; non devono camminare a quattro zampe, mangiare carne, versare sangue e dare la caccia all’uomo. Uno dei suoi “uomini-scimmia” uccide una tigre, violando così la legge; è ferito e Breddock lo uccide, scatenando l’ira delle altre creature mostruose, che vorrebbero fosse punito dal dottore.
Avendo intuito che Andrew vuole scappare dall’isola, Moreau lo trasporta nel suo laboratorio ed è pronto a praticare su di lui l’esperimento inverso; iniettargli una sostanza che, nel tempo, dovrebbe trasformarlo in un’animale. Montgomery cerca di fermarlo, ma è ucciso dal dottore. Gli uomini-scimmia, avendo compreso che anche Moreau infrange le regole, si ribellano a lui, lo uccidono e bruciano il suo studio. Dopo una furiosa lotta contro gli “uomini scimmia”, Andrew si mette in salvo e fugge dall’isola in compagna di Maria.
Tratto dal romanzo The island of lost souls di Herbert George Wells, già trasportato sullo schermo, nel 1932, da Erle C. Kenton, il film, bloccato dalla censura inglese per trent’anni, è diventato un cult di fanta-horror. Il dottor Moreau è descritto come un medico, assetato dalla fame di conoscenza. Ossessionato dalla genetica e dall’idea che è possibile modificare la struttura cellulare di ogni organismo vivente, criticato da colleghi e accademici, é messo al bando.
La pellicola ancora oggi, a distanza di anni, trasmette un’ intensa inquietudine, grazie al trucco degli “uomini scimmia”, ideato da John Chambers. Per rendere più digeribile la vicenda, il regista inserisce la love-story tra Andrew e Maria. Sequel diretto da John Frankenheimer nel 1997 dal titolo L’isola perduta, con Marlon Brando nel ruolo che fu di Burt Lancaster.
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