Dana Stribling (Rock Hudson) è uno sceriffo implacabile e sta dando la caccia a Brendan O’ Malley (Kirk Douglas) un bandito che ha ammazzato qualche anno prima suo cognato. Il fuorilegge raggiunge la fattoria di John Breckenridge (Joseph Cotten), l’uomo che ha sposato Belle (Dorothy Malone), vecchia fiamma del bandito e madre della dolce Missy (Carol Lynley). Brendan accetta di aiutare John e le due donne a portare una mandria in Texas, ma sopraggiunge Dana. Lo sceriffo, per una questione di confini, non può arrestarlo, gli promette però che lo ammanetterà una volta giunti a destinazione. Nel corso del viaggio John è ucciso da un balordo in un saloon e Belle, dopo aver respinto gli assalti di Brendan, si lega a Dana. La tenera Missy intanto s’invaghisce di Brendan che ricambia il suo amore. Solo sul finale, Belle rivela all’uomo che Missy è sua figlia. Il bandito andrà alla sfida con Dana con la pistola scarica, per farsi ammazzare.
Aldrich, regista ribelle del cinema americano, firma una delle pellicole più scintillanti di tutto il genere western. In questo film sono evidenti gli echi tipici della tragedia greca, dove spicca l’amore edipico di Missy per Brendan, e che si concluderà inevitabilmente con la morte del genitore incestuoso. I segreti, nascosti gelosamente per anni, sono i veri trionfatori della storia; accanto a quello che lega Belle a Brendan, va aggiunto quello di John: l’uomo, pur essendo un disertore, si era spacciato per un eroe di guerra e aveva finto, in tutti quegli anni, di essere diventato zoppo a seguito di un’immaginaria ferita sul campo di battaglia. Dal romanzo Sundown at crazy horse di Howard Rigbsy.
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