L’ultima neve di primavera di Raimondo Del Balzo – Italia – 1973 – Durata 95’

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Orfano di madre, il piccolo Luca (Renato Cestiè) frequenta un collegio e vede di rado il padre Roberto (Bekim Fehmiu), un avvocato di successo completamente immerso nella carriera. In occasione delle ricorrenze pasquali Luca torna a casa e scopre che il padre ha invitato Veronica (Agostina Belli) la sua attuale compagna a trascorrere le vacanze insieme a loro. Dopo averle messo il muso, Luca lega con Veronica, diventa sua complice ma si incupisce nuovamente dopo aver scoperto che baciava il papà. Per recuperare il rapporto con il figlio, Roberto decide di rimanere solo con lui e prolunga di una settimana la vacanza in montagna ma il piccolo sta male, sviene e gli diagnosticano una forma di leucemia acuta che lo conduce ben presto alla morte.

Melodramma strappalacrime che si apre con una (scialba) poesia di Prevert nei titoli di testa e che sbancò al tempo al botteghino anche grazie al tema zuccheroso composto da Franco Micalizzi. Sin dalle prime battute si intuisce che qualche sciagura si abbatterà sul piccolo e sfortunato protagonista ed appare prevedibile il rimpianto finale del padre che si tormenta per averlo trascurato per il lavoro. Del Balzo punta tutto sulla scena finale; Luca sta per morire e confessa al padre che da tempo sognava di andare con lui al Luna Park. Roberto non se lo fa ripetere due volte, convince il proprietario di una giostra a rimettere in funzione l’impianto, prima che il  bambino muoia tra le sue braccia. Per inumidire ancora di più i fazzoletti, il regista mostra i filmini girati da Roberto dove compare la madre felice e sorridente che giocava con il figlio. A sottolineare ancor più l’abissale distacco tra il mondo degli adulti e quello dei bambini, l’affermazione di un’amica cicciotella e bulimica di Luca che va a trovarlo in ospedale e gli dice: “I miei genitori si sono rimessi insieme; già non riuscivo così a sopportarli uno per volta, figuriamoci adesso.”