L’uomo senza gravità di Marco Bonfanti – Italia – 2019

30 Ottobre 2020 | Di Ignazio Senatore

Tutto sta nelle pieghe che prende un film. Il lungometraggio d’esordio di Marco Bonfanti parte infatti come una favola deliziosa che narra di un bambino, Oscar, che fin dalla nascita, vola in alto perché, come recita il titolo, è senza gravità. Mamma (Michela Cescon) e nonna (Elena Cotta) per proteggerlo, evitano di esporlo alle insidie del mondo e, crescendo, Oscar (Elio Germano), stufo di una vita chiusa tra quattro mura, si tuffa nella vita e….

Se la prima parte del film è leggera e “volatile”, come le vicende che coinvolgono il piccolo protagonista, nella seconda il regista, scegliendo il tono melanconico, fino a lambire i territori del dramma, tradisce, di fatto, la peculiarità del protagonista che, da novello Batman, si trasforma in un uomo schiavo (non solo metaforicamente) del peso che deve portarsi addosso per non volare nei cieli. Non mancano però pagine di pura poesia (Germano balla con Silvia D’Amico).  Cescon, Vincent Scarito e Germano (per gran parte del film con parrucca e una timida frangetta) deliziosi. Cameo per Cristina Donadio. Citazione sottotraccia di “Cecità” di Saramago.

Recensione pubblicata sulla Rivista Segnocinema N. 225 – Settembre- Ottobre 2020

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